Impieghiamo diverso tempo a sfollare dalla Sala dei Notari. I ragazzi che hanno riempito la serata ritardano il passo per continuare il dialogo con don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile di Milano. Più d’uno lo invita nella propria scuola, perché ci si possa incontrare anche con gli altri coetanei.
Cosa cercano questi ragazzi se non uno sguardo che assicuri loro fiducia, una stretta di mano più forte – perché fedele – dei momenti della solitudine e dello smarrimento, un volto di adulti disposti ad ascoltare, a credere e a prendersi cura di quanto si muove nel loro cuore?
Penso sia questa la Chiesa a cui guarda Lorenzo Jovanotti dalle pagine del Corriere: “Non voglio cantare un mondo in cui non esista la religione. La fede è la cosa più umana di te. La Chiesa è trascendenza. È la presenza di Dio nella storia. La Chiesa è casa mia. Ci sono nato dentro”.
Questa Chiesa affronta un nuovo Avvento per incontrare nel Natale la sorgente stessa della speranza e condividerne la luce nella compagnia degli uomini.
don Ivan, Vescovo