Caro Confratello,
questa sera, nel rivedere la trama della giornata, mi ritorna quanto mi hai raccontato del tuo vivere quotidiano e della tua vocazione. Mi hai parlato con la schiettezza di chi sa riconoscere le proprie fatiche e, soprattutto, con una passione non sopita per la scelta che ha marcato a fuoco la nostra esistenza. La confidenza di cui mi hai fatto dono riposa nella riservatezza del cuore, ma vorrei restituirtela almeno con un pensiero di gratitudine.
Nel setaccio delle tue parole si scorge la traccia di una ricchezza che porta lontano.
Vi ho riconosciuto la frequentazione della Parola, la dedizione con cui accompagni il popolo di Dio, il tuo costruire comunità con l’annuncio del Vangelo e la celebrazione dei Sacramenti.
Mi ha incoraggiato la tua disponibilità ad andare incontro, ascoltare, comprendere e sostenere; il tuo stile evangelizzatore, che ti porta a bussare alla vita delle persone, a intercettarne i bisogni profondi e le domande inespresse; il tuo lasciarti coinvolgere nelle loro situazioni, fino a condividere il peso di tante sofferenze. È consolante sapere che, nel tuo spenderti con generosità quotidiana, fai l’esperienza di sentirti accolto e sostenuto dalla tua stessa comunità.
Ho apprezzato il tuo distacco dal denaro e quella libertà interiore che è tipica di chi non persegue il proprio interesse, ma è pronto a farsi tutto a tutti. Così, mi hanno colpito la tenerezza e la carità con cui ti fai prossimo ai più deboli, agli afflitti e ai poveri.
Ascoltandoti ho respirato il desiderio di una fraternità sempre maggiore con gli altri presbiteri. Per essere approfondita e vissuta, richiede fedeltà a tempi e luoghi; ci permetterà di non farci assorbire dalle responsabilità al punto da rimanere prigionieri di una stanchezza in cui si affievolisce la gioia e la tensione missionaria; ci aiuterà a far memoria del dono ricevuto, evitando che l’avvicendarsi delle stagioni renda il nostro ministero alla stregua di un mestiere, assunto con la logica del minimo sforzo.
Sono contento di pensarti partecipe del presbiterio diocesano. Conto che mi saprai cercare senza filtri né indugi; a mia volta, so di potermi rivolgere con fiducia alla tua porta.
Tanto la relazione tra noi quanto la vita della nostra Chiesa saranno facilitate da alcuni collaboratori: don Simone Sorbaioli, in qualità di Vicario generale; don Simone Pascarosa come Vicario per la pastorale, don Giuseppe Piccioni quale Vicario per il clero – con particolare attenzione per anziani e ammalati – e don Alessio Fifi e don Marco Pezzanera come Consultori. A nome di tutti li ringrazio per la disponibilità, che diventerà effettiva dal prossimo 6 gennaio. Grazie anche all’Avv. Roberto Tittarelli, che a Natale conclude il servizio di segretario per assumere la consulenza legale.
Ti abbraccio, affidandoti insieme alla tua comunità all’intercessione dell’Immacolata.
Don Ivan
Vescovo
Perugia, 7 dicembre 2022