Sul grave episodio dell’arrampicatore sulla cattedrale di San Lorenzo interviene l’arciprete mons. Fausto Sciurpa: «Forte è la preoccupazione per la possibilità di emulazione»

«Indignarsi per l’irresponsabilità e l’irrazionalità, oltre che per la mancanza di rispetto verso un luogo di culto ed emblematico della storia di una città e della regione, può lasciare il tempo che trova. Forte è la preoccupazione per la possibilità di emulazione, aumentando i rischi. É necessario che le autorità preposte all’ordine pubblico e al bene dei cittadini aumentino la vigilanza, mentre i cittadini stessi segnalino tempestivamente a chi di dovere fatti simili». A dirlo è l’arciprete e presidente del Capitolo dei Canonici della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia, mons. Fausto Sciurpa, a seguito del grave episodio avvenuto lo scorso 12 ottobre quando un uomo si è arrampicato sulla facciata di destra del duomo facente angolo tra piazza IV Novembre e piazza Danti, a poche decine di metri dal posto fisso di pronto intervento della Polizia di Stato.

Appena quattro mesi fa si sono conclusi i lavori di restauro e consolidamento strutturale delle facciate della cattedrale di San Lorenzo, durati circa un anno, riportandole al loro originale splendore. Piazza Danti e la gradinata della stessa cattedrale sono da lungo tempo location di spacciatori e risse tra loro culminate anche con inquietanti accoltellamenti, oltre essere sempre più “vespasiani” a cielo aperto. «Occorre porre fine al costante degrado del centro storico della nostra città – commenta mons. Sciurpa – con azioni e politiche di prevenzione dei fenomeni che lo determinano. La Chiesa, come sempre, è impegnata a dare il suo apporto».