Pubblicata la “Sintesi del discernimento dell’Assemblea ecclesiale 2023”

Il vicario per la Pastorale don Pascarosa: «I momenti assembleari e il cammino sinodale ci permettono di vivere in maniera piena questa Chiesa pulsante»

Curato dalla Segreteria del Cammino sinodale diocesano di Perugia-Città della Pieve, il documento di “Sintesi del discernimento dell’Assemblea ecclesiale” (tenutasi lo scorso 15 ottobre) è pubblicato integralmente nella rubrica in alto a destra dell’home page (Sintesi Assemblea ecclesiale ottobre 2023 – Diocesi Perugia). Di seguito vengono proposti alcuni passaggi.

Questo testo nasce dallo stesso Cammino sinodale come frutto della suddetta Assemblea, documento che, insieme alla Lettera pastorale “Il coraggio dei passi” dell’arcivescovo Ivan Maffeis, è pensato come strumento per tutte le comunità per proseguire il discernimento e dare sostanza concreta alle scelte che lo Spirito Santo ispirerà la comunità diocesana attraverso l’ascolto di ben 33 gruppi di lavoro assembleari. A tutti loro va il grazie dell’arcivescovo Maffeis, personale e a nome dell’intera Chiesa particolare, e del vicario episcopale per la Pastorale don Simone Pascarosa, coordinatore dei gruppi di lavoro.

Anticorpo all’isolamento

Nella nota introduttiva del documento si fa riferimento, non a caso, al passo evangelico dei due discepoli di Emmaus: «11 erano i km che i discepoli dovevano compiere a piedi. Un percorso che potremmo definire normale per il tempo. Gesù arriva in quel tratto di strada. 11 km per essere ascoltati, per comprendere di non essere soli, per riconoscerlo, per cambiare la nostra vita, per tornare a sperare (la parola spezzata accende il cuore). E noi siamo pronti a partire? Abbiamo davvero il coraggio dei passi? Gli 11 km rappresentano davvero la distanza che abbiamo messo tra noi e Dio? Andiamo dove Dio ci chiama senza paura e scopriremo la Verità… essere vivi nella vita del Risorto. Infine la comunità cristiana (e quindi Gesù stesso), sono anticorpo all’isolamento essendo allo stesso tempo accoglienza, custodia e compagna di viaggio. Abbiamo vissuto un momento di grande fraternità. Riscoprirsi famiglia usando la Parola e la preghiera come mezzo, lo Spirito Santo che utilizza la parola dell’altro e in quell’ascolto vederne il frutto è stato bellissimo. La condivisione e il rispetto reciproco, l’ascolto come metodo e la preghiera hanno esaltato la presenza di ognuno rendendola tesoro vivo per tutti».

Il coraggio dei passi insieme

Don Simone Pascarosa, al riguardo, evidenzia con soddisfazione che «i momenti assembleari e il cammino sinodale ci permettono di vivere in maniera piena questa Chiesa pulsante, di ricaricarci ogni tanto e di trovare insieme il coraggio dei passi perché infondo 11 km per arrivare ad Emmaus siamo tutti in grado di farli…, tutti i giorni…».

Tre tematiche centrali

Dai gruppi di lavoro sono emerse tre tematiche centrali così intitolate: “Evangelizzazione e Catechesi”, “Corresponsabilità e ministeri”, “Organismi ecclesiali”, dove è chiesto di valorizzare di più sia i diaconi permanenti (attualmente sono oltre 40) sia la «presenza femminile con mandati chiari e riconoscibili», puntando ad una maggiore «formazione allo stile sinodale e alla ecclesiologia di comunione. L’offerta diocesana è molto ricca e ampia, ma scarsamente comunicata e rilanciata dai sacerdoti».

Riguardo l’invito a rinnovare i «linguaggi della comunità cristiana», dall’Assemblea è giunta l’esortazione ad «abitare il mondo dei social e delle comunicazioni sociali», perché «i siti delle parrocchie sono poco chiari e poco attraenti. L’informazione veloce dei tweet dovrebbe essere usata anche dalle nostre comunità come spunto per aprire i cuori».

Necessità e importanza dell’ascolto

Altro tema emerso è quello di «ripartire dalla necessità e dall’importanza dell’“ascolto” come dimensione fondamentale della nostra fede e del nostro essere Chiesa».

Creare occasioni di prossimità

Per quanto riguarda l’Evangelizzazione e la Catechesi, dai gruppi di lavoro è giunta la sollecitazione a valorizzare di più le loro esperienze «“non strutturate”, perché il termine “catechismo” o “dottrina” sia come terminologia che come modalità spaventa e non comunica più all’uomo di oggi. In particolare è finito il tempo di intendere il “catechismo” come percorso finalizzato solo al “conseguimento” dei sacramenti, ma bisogna ripensare il percorso come proposta integrale e continua nel percorso di vita e di fede». In primis puntare sulle famiglie, o comunque su piccole comunità o fraternità, creando occasioni di prossimità, valorizzando le esperienze e il patrimonio di carismi delle aggregazioni laicali presenti».

La pastorale dei campanelli

Dall’arcivescovo Maffeis sono giunti alcuni auspici tra cui quelli per una «“pastorale del campanelli”…, occasione di tornare testimoni luminosi del Vangelo nelle nostre comunità» e le Unità pastorali (formate da due o più parrocchie) vissute come «una chiamata a rinunciare al campanile a favore dell’unità». Questo è più facile che avvenga dove «catechesi e carità emergono come ambiti dove subito si può mettere in comune le risorse e le competenze e progettare insieme un cammino di U.P.».  In conclusione del documento: «Tutto ciò con serena pazienza, perché tra la semina e il raccolto ne passa sempre di tempo».

Indicazioni sul prosieguo del discernimento

Infine vengono fornite indicazioni su come proseguire il discernimento a livello locale: «Tutti i suggerimenti, le domande e qualunque contributo a questo processo potrà essere inviato all’indirizzo camminosinodale@diocesi.perugia.it. Si invita a rimanere aggiornati sulle prossime Assemblee diocesane e i prossimi appuntamenti del Cammino sinodale attraverso il sito https://diocesi.perugia.it.».

Riccardo Liguori

 

Nella foto in evidenza uno dei 33 gruppi di lavoro all’Assemblea ecclesiale diocesana dello scorso 15 ottobre mentre interveniva il vicario episcopale per la Pastorale don Simone Pascarosa (in piedi).