
In occasione dell’Anno Giubilare dedicato alla Speranza è stata inaugurata dall’Arcivescovo Ivan Maffeis e dal Direttore dei Musei Vaticani Barbara Jatta la mostra ‘L’atteso ritorno. Raffaello per Monteluce dai Musei Vaticani’, organizzata e curata dall’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve e dai Musei Vaticani, che si terrà presso l’Isola di San Lorenzo, Museo del Capitolo dal 1 ottobre 2025 al 7 gennaio 2026, grazie alla quale torna a Perugia, dopo due secoli, l’Incoronazione della Vergine, commissionata a Raffaello Sanzio nel 1505 dalle Clarisse di Santa Maria di Monteluce e portata a compimento nel 1525 dagli allievi Giulio Romano e Giovan Francesco Penni.
La mostra vuole essere per la Diocesi e per l’intera città un’opportunità per riflettere sulla condizione umana in quest’anno giubilare, attraverso le opere d’arte che da secoli svolgono un significativo ruolo di evangelizzazione e di catechesi: un invito ad abitare con sguardo nuovo il tema centrale del Giubileo, affidando all’arte il delicato compito di aprire un dialogo con le attese e le inquietudini del nostro tempo. Scandita dall’esposizione di tre opere per la prima volta riunite insieme – l’esposizione – desidera approfondire parte del contesto storico, artistico e spirituale del monastero delle Clarisse di Monteluce, ponendo le basi per una rinnovata attenzione degli studi nei confronti dell’antico insediamento monastico. Ancora oggi, la presenza in città di questa comunità delle seguaci di Santa Chiara d’Assisi testimonia una fede mai interrotta, caratterizzata da un’inesauribile speranza nelle pur alterne e complesse vicende del monastero.
L’Incoronazione della Vergine – la tavola più considerabile che sia in Perugia – come ebbe a scrivere l’erudito locale Baldassarre Orsini (1784), lasciò la chiesa di Santa Maria Assunta in Monteluce nel 1797 a seguito del Trattato di Tolentino e venne condotta a Parigi, insieme ad altri capolavori artistici della città come la Pala dei Decemviri e la Resurrezione di San Francesco al Prato di Perugino. All’indomani del Congresso di Vienna, Antonio Canova incaricato da Papa Pio VII Chiaramonti di recuperare il patrimonio che era stato trafugato dallo Stato della Chiesa, riuscì a riportare la tavola a Roma, che entrò a far parte della Pinacoteca Vaticana. Nel 1830 le monache chiesero la restituzione “del nobil quadro a loro appartenente”, ma a causa della precaria situazione economica in cui versava il monastero, non riuscirono nella complessa impresa.
Oggi, a distanza di duecento anni dalla partenza da Perugia – nell’anno in cui si ricordano i cinquecento anni della consegna dell’opera ultimata alle Clarisse di Monteluce – grazie alla sinergia tra la Diocesi di Perugia-Città della Pieve e la Direzione Musei della Città del Vaticano, la grande tavola sarà esposta temporaneamente a Perugia, dialogando con la predella con Storie della Vita della Vergine Maria eseguita dal pittore perugino Berto di Giovanni concessa in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria. Ad introdurre le due opere realizzate per la chiesa di Monteluce è il quattrocentesco Crocifisso di Giovanni Teutonico, conservato ancora oggi presso il Monastero delle Clarisse di Santa Maria di Monteluce in Sant’Erminio.
Il percorso espositivo della mostra è articolato in tre passaggi e si configura come un percorso metaforico che l’uomo può compiere fino a giungere dinanzi alla grande tavola, in cui tra armonie calibrate e sapienti contrasti, emerge la qualità raffinata della bottega di Raffaello. Il visitatore, nel percorso espositivo della Mostra, è condotto alla scoperta di un’opera di confine: tra il genio del Maestro e la forza della bottega, tra la clausura e la città, tra la storia dell’arte e la spiritualità.
La particolare iconografia della tavola – concepita nell’ambito dell’osservanza francescana – in cui Assunzione e Incoronazione si fondono in un unico momento monumentale pervaso di gloria, stupore e speranza, è narrata visivamente dalla forza della tavolozza cromatica. La luce dorata del cielo corona i blu plumbei degli scorci nuvolosi del paesaggio sullo sfondo e la varietà dei colori delle vesti degli apostoli accorsi a contemplare il miracolo sulla terra.
L’esposizione, realizzata con il sostegno di Fondazione Perugia, con il sostegno e il patrocinio della Regione Umbria e con il patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria ha ottenuto il patrocinio del Comune di Perugia, del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede e dell’Ufficio Nazionale per i Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
Grazie alla costituzione di un apposito comitato scientifico composto da studiosi e specialisti di diverse istituzioni, nei mesi precedenti alla mostra, sono state compiute ricerche e indagini sul prezioso dipinto e sulla chiesa di Monteluce, che confluiranno nel catalogo di mostra che sarà presentato nelle prossime settimane.
Per visitare la mostra:
Tutti i giorni: 10:30 – 13:30 / 14:30-19:00
Visite guidate in calendario:
Venerdì ore 17
Sabato e Domenica ore 11 e 17
Ticket:
https://isolasanlorenzo.it/latteso-ritorno/
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Per info e visite guidate: info@isolasanlorenzo.it
Per attività educative rivolte a scuole, famiglie, parrocchie: edu@genesiagency.it
Per Informazioni:
ISOLA SAN LORENZO – Museo del Capitolo
Piazza IV Novembre, 06123 Perugia (PG)
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075 8241011 – 075 5724853 – 3701581907
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