15 gennaio – liturgia delle ore

15 gennaio

 

BEATO GIACOMO VILLA

sacerdote e martire

Memoria facoltativa

Città della Pieve: Memoria obbligatoria

  Dal Comune di un martire o dei pastori con salmodia del giorno del salterio.

 Ufficio delle letture

 

Seconda lettura

Da “Naboth” di sant’Ambrogio, vescovo

 (14, 58-60, in F. Gori ed., Opera omnia di sant’Ambrogio. Opere esegetiche, VI, Roma, Città Nuova, 1985, pp. 179, 181)

 Chi dona al povero presta al Signore

 O uomo, sei custode delle tue ricchezze e non padrone; tu che sotterri l’oro, sei al suo servizio, non il suo padrone. Ma dove è il tuo tesoro, là è anche il tuo cuore (Mt 6, 21). Dunque in quell’oro hai infossato il tuo cuore. Vendi piuttosto l’oro e compra la salvezza, vendi la pietra preziosa e acquista il regno di Dio, vendi il campo e riscatta la vita eterna. Dico il vero, perché metto insieme parole di verità. Se vuoi essere perfetto — dice — vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo (Mt 19, 21). E non essere triste quando ascolti queste cose, affinché non ti si dica: Come è difficile che coloro che hanno ricchezze possano entrare nel regno di Dio (Mc 10, 23). Soprattutto, quando leggi queste parole, pensa che la morte può strapparti queste cose, te le può togliere un potere superiore al tuo, e poi pensa che chiederesti per te cose piccole invece delle grandi, beni caduchi invece degli eterni, tesori di ricchezze invece dei tesori di grazia. Questi si corrompono, quelli rimangono.

Pensa che non sei il solo a possederli; con te li possiede la tignola, li possiede la ruggine, che corrode la ricchezza (cfr. Mt 6, 20). L’avidità ti ha dato queste compagne. Ma guarda quali debitori ti dà la grazia: Le labbra dei giusti benediranno chi è generoso nel dare il pane e ci sarà una testimonianza della sua bontà (Sir 31, 23). Fa’ sì che diventi tuo debitore Dio Padre, il quale per l’aiuto ricevuto dal povero paga l’interesse come un debitore di un buon creditore. La grazia fa sì che diventi tuo debitore il Figlio, che ha detto: Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero ospite e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito (Mt 25, 35-36). Egli dice infatti che quello che è stato dato ad uno dei più piccoli è stato dato a lui.

O uomo, tu non sai accumulare ricchezze. Se vuoi essere ricco, sii povero per il mondo, per essere ricco davanti a Dio. Chi è ricco di fede è ricco davanti a Dio, chi è ricco di misericordia è ricco davanti a Dio, chi è ricco di innocenza è ricco davanti a Dio, il ricco di sapienza, il ricco di scienza è ricco davanti a Dio. Vi sono quelli che, pur essendo poveri, vivono nell’abbondanza e quelli che, pur essendo ricchi, vivono nel bisogno. I poveri sono nell’abbondanza: la loro grande povertà abbonda nelle ricchezze della propria innocenza (2 Cor 8, 2); i ricchi invece si trovano nel bisogno ed hanno fame (Sal 33, 11). Non a caso infatti è stato scritto: I poveri saranno preposti ai ricchi e i servi presteranno a interesse ai loro padroni (Pr 22, 7), perché ricchi e padroni seminano cose inutili e cattive, dalle quali non raccolgono frutto, ma mietono spine. E perciò i ricchi saranno soggetti ai poveri e i servi presteranno ai padroni i beni spirituali, come il ricco pregava che il povero Lazzaro gli prestasse una goccia d’acqua. Anche tu, o ricco, puoi osservare questo insegnamento. Dona al povero e avrai prestato al Signore; infatti chi dona al povero presta a Dio (Pr 19, 17).

 

 Responsorio                   (Mt 25, 35-36. 40; Pr 19, 17)

R/. Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi. * Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.

V/. Chi ha pietà del povero fa un prestito al Signore.

R/. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri.

 

Orazione

O Padre, il beato Giacomo, spinto dal tuo amore, non ebbe paura di affrontare nemmeno la morte nel difendere i diritti dei poveri: per il suo esempio e la sua intercessione confermaci nella coraggiosa adesione al Vangelo e fa’ che nessuna forza mai ci impedisca di operare la giustizia nella carità. Per il nostro Signore.