Mercoledì 27 marzo, alle 17, i sacerdoti e i diaconi di tutta la Diocesi sono invitati in Cattedrale per celebrare l’Eucaristia insieme con il Vescovo. Durante la celebrazione rinnovano insieme le promesse sacerdotali e vengono benedetti gli olii santi (l’olio crismale, destinato ai battezzati ai cresimandi, alla consacrazione dei sacerdoti; l’olio dei catecumeni, per quanti lottano per vincere lo spirito del male in vista degli impegni del Battesimo; e l’olio degli infermi, per l’unzione sacramentale degli ammalati).
Proprio la benedizione del crisma dà il nome di “Messa crismale” a questa liturgia e orienta l’attenzione verso il Cristo, il cui nome significa «consacrato per mezzo dell’unzione». Per questo, l’invito è esteso in particolare ai Cresimandi.
La Messa crismale è una vera festa del sacerdozio ministeriale, all’interno di tutto il popolo sacerdotale: è considerata una delle principali manifestazioni della pienezza del sacerdozio del Vescovo e un segno della stretta unione dei presbiteri con lui.
L’olio di quest’anno
È frutto di tre donazioni: da parte delle parrocchie della città, dell’Associazione “Olio di San Luca”, che coltiva gli ulivi a Montemorcino, e da parte della Polizia di Stato. La Questura di Perugia ha infatti consegnato al Vescovo dell’olio ricavato dalla molitura delle olive prodotte a Capaci, vicino al luogo dove furono uccisi per mano mafiosa i magistrati Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo con gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro.
All’olio crismale è aggiunta anche una resina profumata, che è stata acquistata dagli artigiani di Terra Santa, per contribuire – almeno con il segno – a sostenerne l’economia, provata in maniera pesante dalla guerra.
Tale balsamo viene ad aggiungersi all’essenza del bergamotto che la Diocesi di Locri-Gerace anche quest’anno ha donato in segno di comunione a tutte le Diocesi italiane.