Vizi e virtù, le due vie

Il Cardinal Ravasi ci accompagna nella riflessione

Il Cardinal Ravasi nel libro L’Alfabeto dell’uomo ci parla dell’uomo che, quando cede al vizio, vive cadute che lo portano verso strade ripide e pericolose, ma quando alza lo sguardo, desidera risalire e percorrere la via delle virtù.

Nel libro sono elencati e descritti i vizi capitali e le virtù cardinali e teologali, con una considerazione preliminare interessante: “Alla radice del vizio e della virtù ci sono esigenze primarie dell’essere umano”, questo è fondamentale perché toglie l’alone di moralismo intorno ai vizi e rende le virtù più attraenti, valorizzando la libertà umana.

Le descrizioni fatte dal Cardinal Ravasi sui vizi e sulle virtù sono ricche di sfumature che provocano una profonda riflessione: si è superbi, per esempio, quando si vuole diventare come Dio, decidendo noi ciò che è bene e ciò che è male; l’avarizia è vivere una sorta di idolatria in opposizione al divino e in fondo svela che non abbiamo nulla di reale a cui aggrapparci; l’umana passione diventa lussuria quando l’uomo perde la collana ideale tra sessualità, eros e amore inteso come donazione totale; l’invidia è come una carie che rende infelice soprattutto colui che la pratica, è l’incapacità dell’essere in relazione personale con un altro.

La prima virtù cardinale descritta è la prudenza: “Siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”, cioè abbiate la prontezza di cercare e trovare il filo giusto anche dentro un contesto molto aggrovigliato. Segue poi il commento delle altre virtù: la giustizia, la fortezza, la temperanza, la fede, la speranza e la carità.

Il percorso in cui ci accompagna il Cardinal Ravasi non termina con la fine del libro in quanto, come osserva lui stesso nella conclusione, “la trasformazione culturale e sociale ha generato altri vizi e virtù, talora collegati a quelli classici, altre volte del tutto nuovi”, come negli ambiti della tutela dell’ambiente, dell’uso corretto delle materie prime, della molteplicità dei diritti umani e civili, del controllo dei sistemi finanziari ed economici e della comunicazione informatica. Rimane sempre presente, quindi, la sfida di aderire al male o essere testimoni della sincerità e amanti della verità: insomma, scegliere cosa riconosciamo come Via, Verità e Vita.

(A cura della Libreria delle Volte)