“ Essere presenti nel territorio, vivere come Caritas e come Migrantes fianco a fianco delle persone, è la finalità di questo incontro e di altri che verranno, perché è importante far conoscere il volto dell’immigrazione, come anche il servizio svolto dai Centri di ascolto parrocchiali e diocesano”. A dirlo è il neo direttore dell‘Ufficio Migrantes diocesano, il diacono Vito Simone Foresi , in occasione della presentazione del Rapporto Immigrazione 2024, vissuta, ha detto, come “riflessione e confronto sulle migrazioni, tema cruciale per il nostro tempo, perché, ci ricorda Papa Francesco, ‘siamo tutti migranti, viaggiatori di speranza’”. Per l’Ufficio Migrantes, ha aggiunto, la presentazione “ha lo scopo di offrire a tutto il contesto territoriale uno sguardo più approfondito e una narrazione corretta, perché fondata sull’evidenza dei dati provenienti dall’analisi della realtà, sulla effettiva consistenza e sui caratteri originali di un fenomeno su cui si appunta da tempo l’attenzione non solo di amministratori e operatori sociali, ma del sistema dei media e della cittadinanza in
genere. Vengono in evidenza i nodi dell’integrazione e dell’inclusione attraverso il riconoscimento e la promozione del diritto al lavoro, all’abitazione, all’istruzione all’immigrato, possibili solo attraverso il riconoscimento a un diritto di cittadinanza e di accesso ai servizi che la comunità deve offrire a chi la vive e la fa crescere”. Dal Rapporto, sottolinea Foresi, emerge che “la mobilità umana si conferma un fenomeno sempre più comunitario: insieme si soffrono le ragioni che spingono a partire, insieme si sogna una vita migliore, insieme si affrontano le insidie del viaggio, insieme si include oppure si rifiuta. Comunitarie sono la partecipazione, la corresponsabilità, la cittadinanza, le culture, la fede e la sinodalità
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