Testimone di speranza

“Come un pellegrinaggio” è il titolo di un libro-intervista (del quale Papa Francesco firma la Prefazione), curato da Roberto Cetera, corrispondente dell’ Osservatore Romano, a Francesco Patton, Custode in Terra Santa dal 2 giugno 2016: racconta le svariate attività della Custodia e ci testimonia la delicata sensibilità di un uomo chiamato a rispondere a una missione che gli ha radicalmente cambiato la vita.

Il libro comincia proprio dal racconto della sorpresa di Patton nel ricevere la nomina di Custode della Terra Santa, quando sapeva che la sua prossima destinazione dal Trentino sarebbe stata Torino: si trovò “dirottato” su un’altra strada alla quale da subito ha aderito come un pellegrino di pace.

Toccante, da questo punto di vista, è l’esperienza  di unità vissuta con il Patriarca greco ortodosso e quello armeno per realizzare il restauro dell’edicola del Santo Sepolcro e lo scavo archeologico sottostante: sono opere impensabili, frutto di apertura tra le diverse comunità e segno che l’educazione alla pace in una terra così martoriata è possibile e può nascere solo dal dialogo, fonte di un ecumenismo quotidiano.

Non mancano pagine in cui Patton racconti della tragedia della guerra e ne evidenzi le controversie, valorizzando quanto la presenza dei frati minori in diversi territori (come l’alta Galilea e il Libano) sia diventata fonte di speranza per molti civili,  accolti nei conventi trasformati in campi profughi.

Un capitolo è dedicato anche ai duri anni del Covid, alla drastica riduzione dei pellegrini e ai problemi economici e gestionali delle attività educative dei francescani, mettendo in evidenza che nonostante la drammaticità del momento e la mancanza di ammortizzatori sociali, non è mai venuto meno l’amore alle persone concrete, garantendo, per esempio, che i professori avessero il loro stipendio e che i dipendenti rimasti a casa, ne ricevessero almeno il 50%.

Questa auto-narrazione mostra un uomo coraggioso, dominato dalla curiosità, dallo stupore e dall’appasionato amore per la Terra Santa e per la sua gente, certo della presenza del Signore da cui si sente sempre accompagnato, che lo fa vivere non solo come pellegrino ma anche come testimone della speranza.

(A cura della Libreria delle Volte)