Speranza al femminile

Domenica 25 maggio si è svolto, presso il santuario giubilare della Madonna di Lourdes di Montemelino, un incontro di preghiera e fraternità per le religiose della diocesi con p. Baron.

A conclusione dell’anno pastorale, domenica 25 maggio, le religiose della Diocesi si sono incontrate al Santuario della Madonna di Lourdes di Montemelino per un incontro di preghiera e di fraternità. Poiché il santuario è chiesa giubilare, hanno vissuto in questo modo, sororalmente, anche l’esperienza del Giubileo.

La testimonianza è di suor Nicoletta Sottana, responsabile USMI diocesana.

«Come da programma, il Vicario episcopale per la vita consacrata, Padre Marco Baron op, ha introdotto il pomeriggio ricordandoci l’importanza di camminare insieme come sorelle, portando ognuna la ricchezza del proprio carisma di Congregazione, per rafforzare la propria identità e per testimoniare la gioia di una vita donata a Dio.

“È importante” ha proseguito padre Marco “credere che, anche se le religiose stanno diventando una realtà sempre più piccola, con una media dell’età sempre più avanzata, sono sempre impegnate su tanti fronti. Le consacrate sono per la Chiesa un grande dono e, per il mondo, un forte richiamo. Pur essendo un piccolo numero e sempre molto impegnate, non vi dovete scoraggiare” ha esortato padre Baron. “Dovete credere e testimoniare con coraggio e fiducia ciò che professate con le vostre scelte di vita.”

Il pomeriggio è proseguito con la celebrazione della preghiera per il Giubileo, la celebrazione del Rosario, l’agape fraterna, e si è concluso con la celebrazione solenne dei Vespri.

La speranza a cui ci richiama il giubileo (“pellegrini di speranza sulla via della pace” dice il nostro motto) ci spinge a dire che siamo chiamate “a rendere sempre ragione della speranza che è in noi” con forza e coraggio, con una fede manifesta e trasparente nel nostro agire quotidiano.

Siamo rientrate nelle nostre comunità arricchite, piene di gioia e grate, in particolare a don Paolo, parroco della Parrocchia, per la sua vicinanza e accoglienza».