In una gremita cattedrale di San Lorenzo, a Perugia, domenica 2 giugno, l’arcivescovo Ivan Maffeis, insieme ai sacerdoti della città, ha presieduto la celebrazione eucaristica della Solennità del Corpus Domini culminata con la processione con il Santissimo Sacramento per le piazze e le vie principali del centro storico fino alla basilica di San Domenico. La grande infiorata con i simboli eucaristici davanti alla cattedrale, realizzata da un gruppo di famiglie della parrocchia di Santa Lucia, ha salutato l’uscita della processione che ha sostato in preghiera anche davanti alle sedi delle Istituzioni civili del capoluogo. Diverse migliaia di fedeli, nell’accompagnare il Santissimo Sacramento, hanno testimoniato la propria fede «che aiuta tutta la città a ritrovare le proprie radici, la fiducia nel Signore e la fraternità». Ha commentato mons. Maffeis, in San Domenico, nel rivolgere il suo pensiero di «sincera gratitudine ai numerosi presenti e a quanti hanno curato l’animazione e la realizzazione di questa celebrazione».
In processione sono stati portati anche due antichi oggetti-simbolo (ad uso processionale) della basilica cattedrale di San Lorenzo, il “tintinnabolo” e il “padiglione”. Il primo è di legno con lo stemma intagliato della basilica cattedrale, la graticola simbolo del martirio del diacono Lorenzo, con un campanello che in passato serviva a dare il passo, attraverso il suono, alla processione e per richiamare i fedeli. Il secondo è a forma di un grande ombrello in tessuto di colore giallo-rosso utilizzato anche in araldica per indicare che una chiesa è appunto basilica.