«Con vero dolore ho appreso la notizia della morte del Gran Maestro, Sua Altezza Eminentissima Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, dopo una dolorosa malattia cristianamente vissuta». Così inizia il messaggio di profondo cordoglio del cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, rivolto ai membri del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) e alla famiglia del principe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, ritornato alla Casa del Padre il 29 aprile scorso.
Vicinissimo a tutte le “periferie”. Il cardinale Bassetti, che ha avuto modo di incontrare più volte il Gran Maestro Fra’ Giacomo sia a Roma che a Perugia, in particolare nella residenza umbra dello SMOM presso il Castello di Magione (Pg), traccia un breve ma significativo profilo biografico dell’80° Gran Maestro, riconoscendogli anche nella malattia «una luminosa testimonianza della sua fede – scrive il presule –, che lo ha sempre guidato nel corso della sua operosa esistenza e in particolare in questi anni in cui ha servito l’Ordine ricoprendone la suprema carica, con la responsabilità di rappresentarne i valori nel grado più alto». Nei diversi incontri con Fra’ Giacomo, il cardinale Bassetti ha «sempre ammirato in lui un uomo buono, fedelissimo nel suo servizio alla Chiesa e al Santo Padre, scrupoloso e instancabile nel prodigare ai poveri, agli ultimi e a tutte le “periferie” del mondo quell’autentica carità, in opere e in spirito, che è il carisma della nobile istituzione».
SMOM, antichissima istituzione. Una istituzione ultrasecolare, risalente al secolo XI e giunta fino ai nostri giorni, con la finalità di testimoniare e trasmettere la fede cristiana attraverso numerose opere medico-sociali, umanitarie e attività diplomatiche in tutto il mondo, in particolare nelle aree dove è più a rischio la vita umana.
Il Gran Maestro fra’ Giacomo, si legge nella nota in suo ricordo pubblicata nel sito ufficiale dello SMOM, «ha dimostrato grandi capacità diplomatiche e un carisma ineguagliabile. È stato e resterà figura di ispirazione per molti membri e volontari». È il commento di Fra’ Ruy Gonçalo do Valle Peixoto de Villas Boas, che ha assunto la guida del Sovrano Ordine di Malta come Luogotenente Interinale.
Da docente di greco a Gran Maestro. Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto era nato a Roma il 9 dicembre 1944 ed è stato eletto 80° Principe e Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta due anni fa, il 2 maggio 2018. Si era laureato in Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza di Roma, specializzandosi in Archeologia Cristiana e Storia dell’Arte. Ha ricoperto incarichi accademici nella Pontificia Università Urbaniana, insegnando greco classico. Ammesso nel Sovrano Ordine di Malta nel 1985 come Cavaliere d’Onore e Devozione, ha emesso i voti solenni nel 1993. Alla morte del 78° Gran Maestro, Fra’ Andrew Bertie nel febbraio del 2008, ha assunto la carica di Luogotenente Interinale e alle dimissioni del 79° Gran Maestro, Fra’ Matthew Festing, il Consiglio Compito di Stato del 29 aprile 2017 lo ha eletto Luogotenente di Gran Maestro per un anno. Nel successivo Consiglio Compito di Stato del 2 maggio 2018 è stato eletto Gran Maestro.
Al servizio degli ultimi di Roma Termini. Uomo di grande spiritualità e calore umano, Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto si è sempre personalmente impegnato nell’assistere i bisognosi, servendo i pasti ai senzatetto nelle stazioni ferroviarie di Termini e Tiburtina a Roma. Ha partecipato a numerosissimi pellegrinaggi internazionali dell’Ordine di Malta a Lourdes e ai pellegrinaggi nazionali a Loreto e ad Assisi. Grande gioia dimostrava nel partecipare ai Campi estivi internazionali dell’Ordine per giovani disabili nei quali grande affetto riceveva dai giovani volontari e ospiti. Nella sua carica di Gran Maestro, Fra’ Giacomo Dalla Torre ha intrapreso numerosi viaggi ufficiali e di Stato. Solo lo scorso gennaio si era recato in visita di Stato in Benin e lo scorso luglio in Cameroon e più recentemente si era recato in Germania, Slovenia e Bulgaria per incontrare i rispettivi capi di Stato. Nel corso di queste visite, era sempre suo desiderio quello di poter visitare le strutture medico-sociali dell’Ordine di Malta per poter salutare personalmente sia lo staff che i pazienti.