Accolto intorno all’ora di pranzo (il 7 marzo) con molta cordialità da più di un centinaio di lavoratori e lavoratrici della zona industriale di San Sisto-Sant’Andrea delle Fratte in Perugia, il cardinale Gualtiero Bassetti, nella grande sala del “Circolo dipendenti Perugina”, ha concelebrato la S. Messa con mons. Fausto Sciurpa, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale dei problemi sociali e il lavoro, ed alcuni sacerdoti dell’Unità pastorale, tra i quali il parroco moderatore donClaudio Regni.
Mons. Sciurpa, all’inizio della Messa, si è soffermato sulla particolare celebrazione eucaristica vissuta in preparazione alla Santa Pasqua nell’area industriale perugina «più densamente popolata di attività produttive». In particolare, ha messo in risalto che «tutti i partecipanti alla Messa rappresentano quest’importante area produttiva del capoluogo umbro, che con la loro presenza chiedono al Signore di essergli accanto nelle proprie attività lavorative alle prese con il difficile momento che l’intera società sta attraversando a causa della crisi».
Il cardinale, salutando i presenti, ha detto che «i poveri sono una categoria molto ampia: il mondo del lavoro quando si trova a dover affrontare delle ingiustizie; il mondo della sanità con tanti malati sofferenti, in particolare i piccoli pazienti dell’oncologia pediatrica; il mondo scolastico e universitario alle prese sempre più con i tagli; il mondo dell’immigrazione con i problemi di integrazione che conosciamo…».
Il presule, nell’omelia, ha ricordato Papa Francesco che denuncia con forza l’attuale «sistema economico iniquo», che porta nel mondo i ricchi ad essere sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri e in costante aumento. «Questo sistema economico iniquo – ha evidenziato il cardinale – genera gli “scarti” della società, che sono peggio degli emarginati».
L’arcivescovo si è soffermato, soprattutto, sul concetto che «il Vangelo è una forza rivoluzionaria, perché mette al centro l’amore alla persona, alle sue esigenze, quindi al lavoro, che rappresenta un elemento importante della sua dignità». Al riguardo ha detto, in sintesi, che «il centro dell’economia non può essere rappresentato semplicemente dal profitto, soprattutto quando questo si trasforma in rendita finanziaria e non fonte di produzione».
Il cardinale ha anche parlato di «una grande avventura», la Quaresima, che accompagna i cristiani alla Pasqua del Signore ed oltre, ricordando l’importanza del digiuno che deve essere seguito da gesti di vera riconciliazione e di condivisione con i fratelli, altrimenti non ha alcun valore, come anche favorire la giustizia, perché senza giustizia non può esserci pace anche nei luoghi di lavoro.