«Viviamo davvero questa Grande Settimana come il momento più importante della nostra vita cristiana, trovando il tempo per la preghiera, per il silenzio e per l’ascolto, per poi giungere, contemplando la Croce di Cristo, alla sua Resurrezione». È l’esortazione che l’arcivescovo Ivan Maffeis ha rivolto, al termine della celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme, 2 aprile, nella cattedrale di Perugia, ai numerosi fedeli che insieme al loro Pastore hanno rievocato l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, animando la processione in piazza IV Novembre dopo la preghiera e la benedizione delle palme davanti all’Arcivescovado.
Il suggestivo rito processionale con in mano i ramoscelli d’ulivo benedetti, segno di pace, portati in ciascuna famiglia e l’ascolto della Passione di Cristo dal Vangelo di Matteo, hanno accompagnato i cristiani ad entrare nella Settimana Santa, “cuore della fede”, vivendola con particolare raccoglimento per prepararsi al mistero della Pasqua di Risurrezione.
L’arcivescovo Maffeis, nel ringraziare quanti hanno partecipato alla celebrazione, tra cui una nutrita rappresentanza dei membri degli ordini cavallereschi di Malta e del Santo Sepolcro, ribadendo l’importanza della preghiera e della meditazione della Parola di Dio durante il Triduo pasquale, ha chiesto a tutti di affiancare lui e i sacerdoti nella preghiera, perché, ha detto, «in questi giorni che precedono la Santa Pasqua, molte delle persone che incontriamo ci chiedono di pregare per loro, per i propri cari e conoscenti malati o sofferenti per gravi difficoltà incontrate nella vita. C’è tanto desiderio di avvicinarsi al Signore, di invocarlo, di ricevere il suo conforto, alimentando la fede e la speranza cristiana anche in quanti sono alla ricerca. E questo è quanto portano nel cuore i nostri sacerdoti uscendo dalle case di tante famiglie, in occasione delle benedizioni pasquali, perché, attraverso il conforto e la preghiera, la gente sente ancora più la comunione e la vicinanza della Chiesa».