Gli Uffici diocesani catechistico, liturgico e per la pastorale familiare di Perugia-Città della Pieve hanno curato per tutte le famiglie della comunità diocesana e non solo, su indicazione del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, il Sussidio per vivere il Triduo pasquale della Settimana Santa 2020 nel tempo del “Coronavirus”, scaricabile all’indirizzo web:
https://diocesi.perugia.it/sussidio-vivere-triduo-pasquale-famiglia/ .
Questo sussidio, di complessive 35 pagine, con la presentazione del cardinale Bassetti e la premessa della “liturgia in famiglia” in seguito alle restrizioni imposte dalle necessità di saluta pubblica, è un aiuto a tutte le famiglie che a casa voglio vivere il «centro della nostra fede e della nostra vita cristiana», scrive il cardinale nella presentazione.
«Questo Sussidio – spiega don Calogero Di Leo, direttore dell’Ufficio diocesano catechistico – è uno strumento che ha visto la luce per rispondere a due importanti esigenze, conseguenza dalla presa di coscienza di non poter celebrare quest’anno in modo tradizionale la Settimana Santa, cioè con la partecipazione del popolo di Dio a motivo del “Coronavirus”. Da un lato come afferma il nostro cardinale nella sua prefazione: “Poter cogliere, anche in circostanze come questa, una grande opportunità: riscoprire la dimensione del ‘ministero battesimale’ e della famiglia quale ‘chiesa domestica’, cioè luogo dove fare esperienza della tenerezza di Dio”, e dall’altro “Far sentire la mia vicinanza ed essere con ciascuno di voi in comunione di preghiera”».
«Alla luce di questi due esigenze – prosegue il sacerdote –, nel cuore di padre e pastore del nostro vescovo è maturata l’idea di offrire a tutta la Diocesi un sussidio per vivere in un modo diverso ma non meno fruttuoso la Settimana Santa, infatti afferma “Carissime famiglie, se è vero che vivremo una Pasqua diversa nelle modalità, non lo sarà nella sostanza e nell’efficacia perché la potenza del Signore Crocifisso e Risorto oltrepassa ogni misura umana”».
Il lavoro di redazione del Sussidio si è svolto in un clima di ampia disponibilità e collaborazione tra i tre Uffici diocesani, «il risultato di uno stile sinodale – commenta il direttore dell’Ufficio catechistico – così come ci sta insegnando papa Francesco e ci testimonia il nostro vescovo. Credo che alla fine sia stato realizzato un qualcosa di bello e di utile per le famiglie della nostra diocesi e non solo della nostra diocesi. Infatti alcuni amici sacerdoti che vivono in Grecia, Olanda e Russia, dopo averlo visto pubblicato sul sito dell’Ufficio catechistico, mi hanno comunicato che lo adotteranno anche nelle loro diocesi».