«Vi porto innanzitutto il saluto del nostro vescovo, il cardinale Gualtiero Bassetti, che è dispiaciuto per non essere oggi con voi, ma farà di tutto per incontrarvi il prossimo anno. Vi saluta con tutto il cuore e ricorda la messa natalizia con la vostra scuola, perché è sempre per lui occasione di festa e di gioia». Così don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini, nell’introdurre la celebrazione eucaristica in preparazione al Natale della Scuola media statale “San Paolo” di Perugia celebrata nella grande basilica di San Domenico il 20 dicembre. Hanno partecipato numerosi alunni, insegnanti e personale Ata e don Pascolini ha ringraziato, a nome del cardinale, docenti e famiglie per «aver permesso ancora una volta di vivere insieme, prima del Natele, del tempo in libertà vicino a Colui che è per noi la via, la verità e la vita».
Un gesto per le persone in difficoltà.
Significativo è stato il gesto compiuto da non pochi ragazzi prima di prendere posto sulle panche della navata centrale della basilica, quello di recarsi all’altare maggiore e lasciare in dono degli alimenti per il tradizionale “Pranzo di Natale” che il cardinale Bassetti, il 25 dicembre, offre alle persone in difficoltà ospitate nel corso dell’anno dalla Caritas diocesana. Si tratta di un’iniziativa, hanno spiegato la dirigente scolastica Simonetta Zuccaccia e la vice preside Stefania Marianelli, del “Progetto Solidarietà” della Scuola secondaria di primo grado “San Paolo”, che rientra nel percorso educativo di Religione cattolica. «L’obiettivo primario del nostro progetto – è stato sottolineato – è quello di compiere un percorso educativo ed emotivo attraverso la sensibilizzazione di valori come l’attenzione all’altro, il rispetto, l’accoglienza, la generosità, la disponibilità verso il prossimo, il senso di appartenenza alla collettività e la solidarietà nei confronti di chi ha realmente bisogno d’aiuto». Valori umani universali che vanno oltre la religione.
Il sogno di Dio sull’umanità.
Nel commentare il passo del Vangelo di Luca dell’incontro di Maria con l’Angelo, don Pascolini ha detto ai ragazzi: «Maria, che aveva la vostra età, intuì il sogno di Dio su di lei, ma è un sogno su ognuno di noi, che ci accomuna tutti, quello di vedere che gli uomini sono fratelli davvero. Il sogno di Dio è la fratellanza universale, cioè che nessuno giudica l’altro, che nessuno prende in giro e discrimina l’altro. Ognuno di noi deve impegnarsi e caricarsi del sogno di Dio, perché tutti abbiamo bisogno dell’altro».
Il sacerdote si è rallegrato nel vedere tante mani alzate quando ha chiesto «cosa volete fare di bello nella vostra vita». Questa volontà, ha commentato don Pascolini, «è un desiderio, una strada su cui investire il vostro futuro, prima di tutto vive bene il tempo della scuola, un tempo prezioso perché si cresce nella cultura e nell’amicizia. Per custodire il desiderio serve anche l’altro, perché nessuno di noi è capace di crescere da solo e per realizzare il nostro desiderio serve che entri in sintonia con il sogno di Dio». Poi l’invito a scrivere «il desiderio di ciascuno anche sul vostro profilo di Instagram, quello che veramente desiderate, cioè quello che il Signore vuole mettere nella vostra vita, perché Maria ha fatto una cosa in più oltre a vivere il suo desiderio, ha aderito al desiderio di Dio».
Vivere una vita per l’altro.
«Il Natale – ha concluso don Pascolini – è imparare a vivere nel desiderio di Dio, perché indipendentemente dalla strada che prenderete, quella di essere un professore, un medico, un missionario…, non dimenticate mai il sogno di Dio, quello di vivere una vita per l’altro. Donare del cibo per le persone più bisognose, come avete fatto oggi, è un piccolo segno molto importante: imparare ad essere per l’altro, a donare un po’ del proprio tempo e delle proprie risorse per l’altro».