A poco più di un anno dalla sua morte, avvenuta il 23 giugno 2017, mons. Giacomo Rossi, fondatore e primo direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve dal 1976 al 2001, sarà ricordato dagli amici del Centro volontari della sofferenza (Cvs), che organizzano una giornata di riflessione e di festa in sua memoria, domenica 30 settembre (dalle ore 9), presso il Centro Mater Gratiae di Montemorcino.
«Il padre della Carità».
Mons. Rossi, sacerdote esemplare per il servizio agli ultimi e ai sofferenti, è stato definito dal cardinale Gualtiero Bassetti (in occasione dell’intitolazione a don Giacomo della sala riunioni del “Villaggio della Carità” dello scorso dicembre), «il padre della Carità nella nostra Diocesi, comprendendo la grande innovazione del Concilio Vaticano II e di papa Paolo VI, perché noi la Caritas la dobbiamo al beato Paolo VI e al Concilio».
Don Giacomo, che dovette convivere con una disabilità ad un arto inferiore, diede vita a diverse opere caritative, insegnando ai giovani il Vangelo della Carità nell’essere tanti “piccoli” buoni samaritani. Primo suo impegno, condiviso con molti giovani impegnati nel volontariato, fu l’emergenza terremoto del Friuli, dalla cui esperienza nacque la Caritas diocesana, oltre alla sua infaticabile opera per la promozione del Cvs. Mons. Rossi fu membro della Presidenza di Caritas italiana, esperienza che lo portò a stretto contatto con due grandi figure di sacerdoti: Giovanni Nervo e Giuseppe Pasini, che attraverso di loro la Caritas italiana, voluta da Paolo VI nel 1971, mosse i suoi primi passi.
Finalità dell’iniziativa.
La giornata, desiderio di quanti hanno conosciuto e frequentato don Giacomo (non pochi hanno avuto anche il piacere di collaborare con lui in Caritas e al Cvs), si concluderà con la celebrazione eucaristica in suo suffragio, alle ore 18. Non vuole essere un convegno commemorativo, perché non l’avrebbe voluto don Giacomo – spiegano i promotori –, ma vuole essere una “semplice” giornata dove ritrovarsi in tanti, nel vivo ricordo di un uomo e di un sacerdote che ha lasciato un “segno cristiano” in quanti l’hanno conosciuto ed apprezzato, soprattutto di poter ringraziare il Signore del dono e del bene che hanno ricevuto». La giornata, che sarà caratterizzata da interventi e testimonianze di amici e collaboratori, sarà anche «un’opportunità per coloro che non hanno conosciuto don Giacomo – sottolineano i promotori –, di poter apprezzare i tratti salienti della sua testimonianza di vita e di sacerdote al fine di farne tesoro per le proprie scelte».
Una delle testimonianze.
«Si dice che “chi va con lo zoppo, impara a zoppicare”. Nel caso di don Giacomo invece – scrive uno dei “suoi” tanti giovani, Massimo Cecconi, nell’invito alla giornata –, chi ha avuto la fortuna di fare un po’ di strada al suo fianco ha imparato a camminare con la schiena dritta, prestando attenzione a tutti quelli che si incontravano per strada, a piedi o in carrozzella. Grazie don Giacomo».
Il programma della giornata.
Gli amici di don Giacomo sono attesi nella Sala “Mons. Cesare Pagani” del Mater Gratiae, alle ore 9, dove la giornalista Paola Mannocci introdurrà la giornata. Seguiranno gli interventi di don Luigi Garosio, dei Silenziosi Operai della Croce, la comunità fondata dal beato Luigi Novarese che nel 1947 diede vita a livello nazionale al Cvs, di Zelinda Elmi e di Orfeo Ambrosi, entrambi del Cvs di Perugia. Alle ore 10.30 ci saranno delle testimonianze di chi ha conosciuto don Giacomo con la proiezione di video e foto, precedute da un apporto artistico a cura dell’artista di Nino Marziano. Dopo pranzo (ore 15) continueranno le testimonianze (anch’esse con video, foto e apporto artistico) e a seguire le “conclusioni” affidate a Pasquale Caracciolo del Cvs perugino. Al termine (ore 18) la celebrazione eucaristica in suffragio di don Giacomo Rossi.
Per info e adesioni alla giornata contattare: Orfeo Ambrosi (cell. 329.6118813 – e-mail: ormunda@virgilio.it); oppure Zelinda Elmi (cell. 333.7801055 – e-mail: zelindae@libero.it)