«La Chiesa è da sempre vicina ai lavoratori, soprattutto a quanti hanno perso il lavoro o sono alla ricerca». Lo ricorda don Claudio Regni, parroco dell’Unità pastorale di San Sisto-Sant’Andrea delle Fratte-Lacugnano di Perugia, nel corso della trasmissione “Gocce di Carità” di Umbria Radio, condotta dalla giornalista Mariangela Musolino, in onda questa settimana, dedicata anche alla prima “Festa del lavoro e della solidarietà” di domenica 15 aprile (a partire dalle 9.30 fino a sera) nella zona industriale di San Sisto-Sant’Andrea delle Fratte, la più vasta del capoluogo umbro con oltre 400 piccole, medie e grandi realtà produttive con lo “storico” Stabilimento Nestlé-Perugina.
Questa festa, che vedrà la partecipazione del cardinale Gualtiero Bassetti nel presiedere la messa festiva (ore 18) per le aziende del territorio, si snoderà tra l’antica cappella dell’Assunta (via Sacconi), definita dallo stesso don Regni «un piccolo segno della presenza di Dio in una zona piena di tante realtà lavorative», e il capannone dove dal 13 marzo 2016 è attivo l’Emporio della Solidarietà “Divina Misericordia” per famiglie in difficoltà a causa della perdita del lavoro.
Il lavoro è vita e non ci può essere senza solidarietà.
«E’ necessario riscoprire la Dottrina sociale della Chiesa – evidenzia don Claudio –, che ha una punta di diamante emersa con papa Francesco: la Misericordia, che poi tradotto in termini pratici è la solidarietà, il pane che non deve mancare sulla tavola di ogni famiglia. Il lavoro è vita – aggiunge il parroco –, la vita vive di giustizia, ma la giustizia è vera solo con la carità e la solidarietà. Non ci può essere lavoro senza solidarietà e il bene del singolo è legato al bene comune, sennò non è un bene in sé».
Il lavoro e la solidarietà al centro della festa.
L’idea e la finalità della prima “Festa del lavoro e della solidarietà” le spiega sempre don Claudio Regni, il “parroco-assistente spirituale” di tante realtà produttive. «Tutto è nato dal fatto che il Comune di Perugia ha restituito la cappella dell’Assunta (che necessita di restauro) alla nostra comunità parrocchiale, vicina al suo Emporio – racconta il parroco –, quasi al centro di quest’area industriale dove il lavoro si esprime in maniera eccellente. Poi abbiamo pensato alla solidarietà espressa da questo Emporio sorto quasi al centro della zona industriale, in un grande capannone a forma di rettangolo. Si tratta di un servizio della Chiesa per coloro che non ce la fanno, sostenuto da tanti benefattori, in primis dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e dal Fondo 8xMille per le Opere di Carità».
I quattro Empori della Solidarietà.
Quest’Emporio è uno dei quattro voluti dal cardinale Bassetti, che la Caritas diocesana e le Parrocchie interessate hanno realizzato dal 2014. Oltre a quello della “Divina Misericordia” di San Sisto, sono operativi gli Empori “Tabgha” di Perugia città, presso il Villaggio della Carità, “Siloe” di Ponte San Giovanni e “Betlemme” di Marsciano.
Il Report 2017 “Il bene è contagioso” dei quattro Empori.
La Caritas diocesana ha curato un primo Report dal titolo: “Il bene è contagioso”, riferito all’anno 2017, dei quattro Empori della Solidarietà da cui emerge, come mette in evidenza il direttore Caritas, il diacono Giancarlo Pecetti, che «il primo prodotto ricevuto in dono dai nostri Empori è quello del volontariato, che non ha prezzo. Nel 2017 sono state 162 le persone, tra le quali anche dei giovani, che hanno prestato opera di volontariato per complessive 19.542 ore annue, 121 ore in media per ogni volontario con un valore economico totale di impatto sociale di 292.739 euro (con costo lordo all’ora di 14,98 euro per un lavoratore di 5° livello). Dei 162 volontari, 40 sono stati impegnati nell’Emporio “Betlemme” di Marsciano, 42 nel “Siloe” di Ponte San Giovanni, 35 nel “Divina Misericordia” di San Sisto e 45 nel “Tabgha” di Perugia».
Gli Empori luoghi anche di ascolto. I numeri della Solidarietà.
«Sono numeri che ci trasmettono-testimoniano una grande forma di solidarietà che va incentivata e fatta conoscere soprattutto tra i giovani. I nostri volontari, oltre ad essere motivati – sottolinea il diacono Pecetti –, sono anche formati e preparati, perché gli Empori non sono solo luoghi in cui le famiglie in difficoltà vengono a fare la “spesa”, ma dei veri e propri centri di ascolto delle necessità anche umane e spirituali. Per questo possiamo dire che “il bene è contagioso” grazie anche al servizio espletato dagli Empori Caritas». I quattro Empori, complessivamente, hanno rilasciato, nel 2017, 1.129 tessere famiglia e 173 tessere baby, assistendo 3.870 persone con un approvvigionamento di 261 tonnellate di prodotti alimentari e per l’igiene, di cui 131,5 ricevute in donazione (64,7 dall’Agea e 66,8 da privati o aziende) e le restanti 129,5 acquistate per il 95% grazie al contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Le famiglie assistite dall’Emporio “Tabgha” sono 487 (21% italiane) per complessive 1.517 persone, dall’Emporio “Divina Misericordia” 317 (25% italiane) per 1.121 persone, dall’Emporio “Siloe” 168 (27% italiane) per 619 persone e dall’Emporio “Betlemme” 157 (32% italiane) per 613 persone.