In questo periodo natalizio diverse iniziative sono state messe in campo per sostenere l’attività dell’Emporio della Solidarietà “Tabgha” presso il “Villaggio della Carità” della Caritas di Perugia, non limitate alla raccolta di offerte per l’acquisto dei prodotti di prima necessità per le 480 famiglie in difficoltà che attualmente usufruiscono di questo servizio. Si tratta di iniziative di sensibilizzazione, attraverso gesti di condivisione e carità, che tendono a coinvolgere non solo quanti possono donare, ma anche coloro che ricevono un aiuto. E’ il caso delle donne delle dodici famiglie (con ventuno minori) accolte al “Villaggio della Carità”, che tutte insieme, all’inizio dell’Avvento, due volte a settimana, si sono ritrovate per realizzare 500 “speciali” palline natalizie, tutte distribuite (nemmeno una è avanzata) da volontari Caritas nelle parrocchie della Prima Zona pastorale dell’Archidiocesi (Perugia città) durante le messe della Terza Domenica di Avvento (17 dicembre).
«Le ospiti del “Villaggio della Carità” hanno tagliato tessuti, appuntato nastrini, abbinato colori in modo che ogni pallina fosse bella e fatta con cura – racconta Luisa Pecetti, condirettrice della Caritas diocesana – e, tra commenti e tazze di tè dagli aromi orientali, man mano si riempiva lo scatolone contenente alla fine ben 500 palline dai svariati colori, che oggi trovano posto tra gli addobbi natalizi di 500 case di perugini».
Le offerte raccolte (5mila euro) contribuiranno a finanziare l’attività dell’Emporio “Tabgha, un servizio rivolto alle persone in difficoltà che vivono in città (per quelle dei centri periferici ci sono gli Empori di San Sisto, Ponte San Giovanni e Marsciano). Saranno acquistati dei prodotti di prima necessità che si andranno ad unire alla raccolta di altri prodotti che, contemporaneamente all’iniziativa delle palline, alcune parrocchie hanno promosso nel periodo natalizio.
«Non si è fatta attendere la generosità di tante persone – commenta la condirettrice Caritas – e simili iniziative saranno riproposte in futuro, perché non è tanto aver raccolto 5mila euro, ma aver richiamato l’attenzione della gente verso un’opera della Caritas di valenza sociale. Soprattutto aver coinvolto nell’iniziativa persone che beneficiano di questa forma di aiuto, un modo per loro di ringraziare e di rendersi utili al progetto di sensibilizzazione».
«Far conoscere ancor più la realtà dell’Emporio Caritas – prosegue Luisa Pecetti – è anche un modo perché la città possa sentire sua quest’opera. Attraverso l’Emporio “Tabgha” è come se Perugia quasi adottasse 480 famiglie povere, quelle che il Signore ha voluto affidare alle cure dei fratelli che possono compiere opere di carità non solo a Natale. Per questo simili iniziative saranno promosse nel corso del 2018».
L’Arte al servizio dell’Emporio “Tabgha”.
Anche un’altra iniziativa a sostegno dell’Emporio “Tabgha”, quella dell’“Arte al servizio della Carità”, «sta portando i suoi frutti», commentano i promotori. Si tratta di un’iniziativa promossa dall’associazione “Rione di Porta Eburnea” (uno dei cinque quartieri medioevali di Perugia) che ha realizzato delle riproduzioni in stampa (50X70 cm) dell’opera “San Francesco ed il lupo” del noto artista perugino Franco Venanti. Vengono distribuite con un contributo a partire da 50 euro. L’iniziativa sta riscuotendo successo al punto che i promotori hanno deciso per una seconda ristampa e proseguirà anche dopo Natale, si pensa fino a Pasqua. Queste stampe, firmate dal maestro Venanti, sono in distribuzione presso l’esercizio commerciale “Tati Store” (rivendita tabacchi 71Pg) in via del Circo 19 di Perugia, davanti alla sede regionale della Rai (per info e prenotazioni contattare l’associazione al 335.8350911, oppure inviare e-mail: info@portaeburnea.it).
Il cardinale Bassetti, il giorno di Natale, a pranzo con 165 commensali.
Fervono i preparativi di un’altra iniziativa di solidarietà-condivisione riproposta da quindici anni, quella del “Pranzo di Natale” offerto dall’arcivescovo a quanti sono accolti durante l’anno nelle opere segno-strutture di accoglienza della Caritas, dai frequentatori del Centro di Ascolto presso il “Villaggio della Carità” e della Mensa “San Lorenzo” ai migranti e richiedenti asilo ospitati in strutture messe a disposizione dalla Chiesa locale. Quest’anno a tavola, presso “Villa Sacro Cuore”, ci saranno 165 commensali.
Non mancano neppure i pranzi preparati e serviti in alcune comunità parrocchiali e opere segno di periferia. In queste realtà vengono ospitati a Natale e/o nei giorni delle festività natalizie persone non tanto in difficoltà materiali, ma povere per solitudine. Anno dopo anno aumenta il numero di coloro, anche famiglie private, che fanno propria l’iniziativa diocesana del “Pranzo di Natale” voluta per la prima volta dall’arcivescovo Giuseppe Chiaretti e proseguita dal cardinale Gualtiero Bassetti.