Anche la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve, venerdì 25 marzo, si raccoglierà in preghiera per la pace, unendosi spiritualmente al Santo Padre Francesco e a tutta la Chiesa nell’Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria dell’umanità, in modo particolare, secondo l’intenzione del Papa, della Russia e dell’Ucraina, nazioni in guerra da quasi un mese. La Consacrazione, il cui testo dell’Atto è stato reso noto dalla Sala Stampa della Santa Sede nella mattinata del 23 marzo, avviene nel giorno in cui la Chiesa celebra la Solennità dell’Annunciazione, nel corso della celebrazione penitenziale nella basilica vaticana di San Pietro (ore 17). L’Atto di Consacrazione è previsto alle ore 18:30, «convocando, nella giornata di venerdì 25 marzo, i sacerdoti, i religiosi e gli altri fedeli alla preghiera comunitaria nei luoghi sacri – si legge nella lettera inviata dal Papa ai vescovi di tutto il mondo –, così che il Popolo santo di Dio faccia salire in modo unanime e accorato la supplica alla sua Madre».
A livello diocesano sono due gli appuntamenti in calendario per il pomeriggio del 25 marzo, entrambi alle ore 18, con la celebrazione eucaristica e la lettura dell’Atto di Consacrazione: nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, il cui rito sarà presieduto dal cardinale Gualtiero Bassetti; nel santuario della Madonna di Fatima di Città della Pieve, il cui rito sarà presieduto dal vescovo ausiliare mons. Marco Salvi.
Il cardinale Bassetti e il suo ausiliare mons. Salvi, nel comunicare alla comunità diocesana l’esortazione di papa Francesco ad unirsi in comunione spirituale con lui per implorare la pace, fanno proprie le sue parole, richiamando l’attenzione al «gesto della Chiesa universale, che in questo momento drammatico porta a Dio, attraverso la Madre sua e nostra, il grido di dolore di quanti soffrono e implorano la fine della violenza, e affida l’avvenire dell’umanità alla Regina della pace».
«La Chiesa, in quest’ora buia – scrive il Papa –, è fortemente chiamata a intercedere presso il Principe della pace e a farsi vicina a quanti pagano sulla propria pelle le conseguenze del conflitto. Sono grato, in questo senso, a tutti coloro che con grande generosità stanno rispondendo ai miei appelli alla preghiera, al digiuno, alla carità. Ora, accogliendo anche numerose richieste del Popolo di Dio, desidero affidare in modo speciale alla Madonna le nazioni in conflitto».
«La nostra Chiesa perugino-pievese – commentano Bassetti e Salvi – si è da subito unità agli appelli del Santo Padre Francesco anche concretizzandoli con l’accoglienza di diverse decine di profughi ucraini in strutture ecclesiali o in abitazioni messe a disposizione da non pochi privati cittadini. Sono persone, soprattutto donne e minori, molto provate per aver dovuto lasciare rapidamente la propria terra, i propri affetti per sottrarsi alla distruzione della guerra. Da noi trovano accoglienza ed assistenza grazie all’opera di operatori e volontari della Caritas diocesana svolta in stretta collaborazione con le Istituzioni civili. Anche con tutti loro e con quanti si prodigano ad alleviare le sofferenze degli ucraini, ci uniremo in preghiera per invocare la pace».