Nel tardo pomeriggio del 2 febbraio, giorno in cui la Chiesa ricorda la Presentazione di Gesù al Tempio, “luce per illuminare le genti” (festa della Candelora), e celebra la Giornata mondiale della Vita consacrata istituita da san Giovanni Paolo II nel 1996, a Perugia, un centinaio di religiosi e religiose, sfidando una pioggia persistente, ha incontrato il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti nella Sala del Dottorato delle Logge di San Lorenzo per poi partecipare in cattedrale alla celebrazione eucaristica presieduta dallo stesso presule insieme all’abate benedettino emerito Giustino Farnedi, vicario episcopale per la vita consacrata dell’Archidiocesi perugino-pievese.
«Per la nostra comunità diocesana siete una riserva di preghiera inesauribile, soprattutto chi vive la clausura – ha detto il cardinale – . Ci sono monache anzianissime che ti accolgono con un sorriso e io dico sempre di vedere nel loro sorriso il sorriso di Dio. Sono persone che si sono consumate nella preghiera e nella povertà». Il presule si è anche soffermato sul valore degli anziani nella Chiesa, prendendo spunto dalla Presentazione al Tempio dove Gesù si fece prendere per mano da due vecchi colmando la loro speranza, ricordando ai giovani l’importanza dell’esserci nella Chiesa con il carisma di chi ha esperienza da trasmettere. Facendo un esempio, ha evidenziato il cardinale, «vale tanto la suora di 107 anni (della Congregazione delle Suore di Gesù Redentore, n.d.r.), che in carrozzella viene accompagnata alla messa, quanto la giovane suora impegnata nella Pastorale universitaria; entrambe hanno lo stesso valore».
«Tutti voi siete dei tesori per la Chiesa che vanno ben al di là dei numeri – ha proseguito il porporato –, perché svolgete un prezioso servizio all’intera comunità cristiana ed anche alla società civile. Basti pensare a quanti di voi sono impegnati nelle scuole d’infanzia, nelle strutture ospedaliere e di cura per anziani e disabili (es. Don Guanella), nell’educazione e formazione dei giovani (es. Salesiani) e nell’accoglienza di ragazze madri (es. Figlie della Carità). La vita religiosa è una ricchezza con il suo carisma e Dio vi ha destinati ad essere la segnaletica della Chiesa, a dire a tutti noi: attenzione, non finisce tutto qui, non vi agitate troppo per questo mondo, perché esiste un Regno di Dio verso il quale noi siamo tutti orientati. In questa autostrada, che è la Chiesa, voi siete la segnaletica luminosa che ci indica dove dobbiamo arrivare, indica le varie mete della nostra vita e quella finale, il Regno di Dio».
Parlando dei voti di obbedienza, castità e povertà, il cardinale Bassetti ha detto ai religiosi e alle religiose: «Voi avete scelto la strada giusta, quella dei poveri, nell’essere solidali con tanti uomini e donne del mondo che vivono di nulla. Quanto è luminoso il vostro voto di povertà, quanta solidarietà esprimete agli uomini e alle donne nel nostro tempo. Voi avete una pulizia totale del cuore, della mente, dei pensieri, che è la castità perché sentite con gioia di appartenere totalmente al Signore e sentite che questo non è un peso, ma è una gioia. Certo, nella vita ci vuole una ascesi che bisogna mantenere, coltivare…, come i doni che Dio ci ha fatto dobbiamo custodirli altrimenti li perderemo».
L’abate Giustino Farnedi, nell’introdurre l’intervento del cardinale, ha ricordato che «pur avendo registrato negli ultimi decenni un forte calo di vocazioni e un altrettanto invecchiamento dei consacrati nella nostra comunità diocesana, siamo grati a Dio per avere nove monasteri dove si vive l’esperienza della clausura (sette femminili e due maschili) e per la presenza di diverse famiglie religiose che contano complessivamente oltre 300 membri (circa un centinaio i religiosi sacerdoti e più di 240 le suore)». La Giornata della Vita consacrata è occasione, come ha sottolineato l’abate Farnedi, per riflettere sullo stato delle vocazioni e valorizzare e promuovere il patrimonio vocazionale e carismatico della Chiesa.