A seguito di quanto è emerso dal Convegno “Dignità e lavoro”, promosso dalla Caritas di Perugia il 16 novembre 2018, a cui hanno partecipato diverse istituzioni e organizzazioni umbre, la stessa Caritas ha proposto la creazione di un Osservatorio con la finalità di proseguire il dialogo avviato sul tema “Etica del lavoro e dell’impresa”. Proposta che è sollecitata anche dalle non poche testimonianze di dipendenti e di datori di lavoro raccolte ai Centri d’ascolto Caritas.
Lo scorso 8 aprile, presso il “Villaggio della Carità” di Perugia, si è tenuta la prima riunione di quest’Osservatorio, che coinvolge anche l’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, a cui hanno aderito le seguenti istituzioni e organizzazioni umbre: Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Coldiretti, CNA, Confcooperative, ARPAL, INAIL, CGIL, CISL, UIL e ACLI.
Il coordinamento dell’Osservatorio, ha annunciato il direttore della Caritas Giancarlo Pecetti, è affidato a Daniela Monni, imprenditrice e già direttore della Caritas, che si avvale della collaborazione dell’economista Pierluigi Grasselli, direttore dell’Osservatorio diocesano sulla povertà e l’inclusione sociale. Il professor Grasselli ha definito «il perimetro dell’area oggetto di interesse dell’Osservatorio», mentre la dottoressa Monni ha indicato «un metodo di lavoro che sia il più condiviso possibile». La coordinatrice ha puntato su quattro aspetti – narrazione, conoscenza, consapevolezza e responsabilità – per mettere l’uomo sempre più al centro del sistema produttivo, come insegna la Dottrina sociale della Chiesa.
Il cardinale Gualtiero Bassetti, intervenendo ai lavori di avvio Osservatorio, ha ricordato che «i problemi sociali legati al mondo del lavoro sono componenti di un’etica cristiana che riguarda il valore della persona. E’ incoraggiante – ha proseguito – ritrovarci ancora una volta insieme, perché potremo fare qualcosa di buono per la nostra collettività ancora provata dalla crisi economica. Una crisi che ha portato le persone prima a vivere situazioni di dolore – pensate alla sofferenza provata da un padre, da una madre per la perdita del proprio lavoro -, poi questo dolore si è trasformato in rabbia, tutti contro tutti. La rabbia, come dice anche papa Francesco, spesso si sfoga con i soggetti più fragili, verso l’altro, verso il diverso. Per uscire dalla crisi e guarire da questo dolore trasformato in rabbia, bisogna ritrovare i valori dell’etica non solo cristiana per capire che chiunque mi stia di fronte è una persona con una propria dignità che va rispettata». L’Osservatorio nasce per un obiettivo molto importante, ha evidenziato il cardinale, quello di «ritrovare una dignità e ricollocare, se è possibile, la nostra comunità cittadina e regionale in quel ruolo sociale di attenzione all’uomo che ha avuto nel passato proprio per la sua natura laica». Bassetti ha ringraziato quanti hanno aderito e quanto insieme potranno fare. «La Chiesa – ha concluso – crede alla sinodalità, che vuol dire camminare insieme. Stare insieme non perché si hanno gli stessi problemi, ma perché si vogliono risolvere recuperando le distanze fra il cuore e la mente».
L’Osservatorio vuole aprire una riflessione sul tema dell’etica nel mondo del lavoro attraverso la collaborazione dei principali interlocutori a livello umbro, suggerendo idee e progetti utili a contrastare fenomeni poco etici a danno sia delle imprese (assenteismo ingiustificato, furbetti del cartellino, falsi invalidi…) sia dei dipendenti. A questi ultimi va posta particolare attenzione quando sono soggetti a mobbing di varia natura, al non rispetto delle norme di sicurezza, al lavoro nero, sottopagato, alle differenze di salario tra uomini e donne in determinati settori, alle difficoltà per le donne a trovare un lavoro perché mogli e madri o a proseguirlo a seguito di una gravidanza. Nel corso della prima riunione dell’Osservatorio è emersa anche la necessità di contrastare l’“emorragia” di giovani dal Cuore verde d’Italia.
Nei prossimi incontri, che si terranno a partire dalla fine di maggio, l’Osservatorio si caratterizzerà come “Laboratorio di generatività sociale” con la creazione di gruppi di lavoro per aree tematiche.