Nella chiesa del Gesù la festa della Natività della Beata Vergine Maria. Tanti fedeli ad ammirare l’ex voto ritrovato e restaurato della Madonna bambina. Il cardinale Bassetti all’omelia: «Imitiamo Maria camminando sempre nella fede e crediamo fino in fondo in Gesù»

«La storia di Maria riguarda anche la nostra vita, perché Gesù, dalla Croce, ci ha affidato tutti a Lei ed è una storia ed un insegnamento che dobbiamo mettere in pratica. Maria ha camminato sempre nella fede e se io domandassi ad un cristiano, anche ad un bambino, chi è la Vergine Maria, sono sicuro che mi risponderebbe: “è una donna che ha creduto fino in fondo”. Ed è per questo che noi siamo chiamati ad imitarla, perché ha camminato nella fede. E una raccomandazione che vi faccio è quella di camminare sempre nella fede e di credere fino in fondo in Gesù». Così il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, all’omelia della festa della Natività della Beata Vergine Maria celebrata, nella serata dell’8 settembre, nella chiesa del Gesù, l’antico luogo di culto risalente alla seconda metà del secolo XVI situato in pieno centro storico del capoluogo umbro. Il cardinale ha ripercorso le tappe più importanti della vita della Madre di Dio, dalla natività allo straziante dolore ai piedi della Croce, all’assunzione in Cielo portando speranza al mondo.

In preghiera per il nuovo arcivescovo. Il cardinale Bassetti ha anche raccomandato i numerosi fedeli presenti di pregare per il suo successore, don Ivan Maffeis, che sarà da lui ordinato vescovo domenica 11 settembre, nella cattedrale di San Lorenzo, tracciando una breve biografia e ricordando gli anni trascorsi insieme in Cei. «Don Ivan – ha commentato il cardinale – è un vescovo secondo il cuore di Dio e totalmente al servizio della Chiesa degli uomini».

Centro di spiritualità forte. Bassetti ha esordito dicendo che la chiesa del Gesù «è un punto d’incontro e un centro di spiritualità forte per la nostra comunità diocesana», sottolineando la sua originale bellezza artistica resa ancora più fruibile negli ultimi anni, grazie all’opera del suo rettore don Mauro Angelini. È una chiesa unica nel suo genere a Perugia per i suoi sottostanti tre oratori fruibili dopo i lavori di restauro durante la pandemia (sono aperti al pubblico tutti i venerdì, ore 17.30. Per info e prenotazioni consultare il sito: www.chiesadelgesu.it). Si tratta degli oratori dei Nobili, dedicato all’Annunziata, degli Artisti e dei Mercanti, dedicato all’Assunta, e dei Contadini, dedicato alla Madonna bambina, che rappresentavano una marca differenziazione sociale ma uniti tra loro nella fede e nella devozione alla Beata Vergine. Sono stati eretti all’inizio del XVII secolo l’uno sull’altro, parti integranti della chiesa del Gesù edificata a guisa di torre dai Gesuiti giunti a Perugia nel 1562 e poi affidata ai Barnabiti dal 1774 al 2020, anno in cui la cura del luogo di culto è passata all’Archidiocesi perugino-pievese.

Il rettore don Angelini. Il cardinale Bassetti, nell’autunno 2020, nomina rettore della chiesa del Gesù il sacerdote diocesano don Mauro Angelini, cultore di storia dell’arte, scrittore e docente di Teologia presso l’Istituto di Spiritualità “S. Teresa di Lisieux” di Pisa, assistente spirituale dell’associazione “A.Mar.Lui” (sezione di Perugia) che si occupa di pastorale familiare e dell’Associazione Calcio AC Perugia e dei suoi tifosi, collaboratore  del CET, il Centro Europeo Toscolano di Mogol.

Un prezioso ex voto. Alla passione di don Angelini per la ricerca e il restauro di opere d’arte e di testimonianze storiche di fede, si deve il ritrovamento, il 24 marzo 2021, in piena pandemia, di un prezioso ex voto nel complesso della chiesa del Gesù, risalente tra i secoli XVII e XVIII, successivamente restaurato ed oggi esposto alla venerazione dei fedeli. Si tratta, sottolinea lo stesso don Angelini, «di un ex voto per grazia ricevuta di una famiglia nobile perugina per l’ottenimento di una grazia dalla Madonna bambina. Questa famiglia, invece di fare il “classico” cuore argentato, dorato con inciso “GR”, ha fatto riprodurre da un artista una Madonna bambina in cera, adagiata in una culla molto bella, facendo mettere i capelli del bambino che aveva ottenuto la grazia; capelli che all’epoca avevano un grande valore antropologico, perché rappresentavano l’identità della persona che aveva ottenuto la grazia e in questo caso l’identità del bambino». Una testimonianza storica della fede mariana di cui la città di Perugia è ricca i segni tangibili, oltre ad essere stata, nei secoli, posta sotto la protezione della Beata Vergine Maria», evidenzia don Mauro Angelini.

Riscoprire il passato. Presenti alla celebrazione i rappresentanti delle Istituzioni civili cittadine, dal sindaco Andrea Romizi all’assessore alla cultura Leonardo Varasano, dal prefetto Armando Gradone al questore Giuseppe Bellassai. L’assessore alla cultura ha avuto parole di apprezzato per «l’opera di riscoperta e valorizzazione della chiesa del Gesù, della sua arte copiosa che contiene, dei tre magnifici oratori diversi dal punto di vista artistico, dei linguaggi, di tre ceti differenti ma unitari nella fede. Come unica era la devozione a Maria che ha nella Madonna bambina un simbolo speciale, con quei capelli che sono diventati un ex voto straordinario anche da punto di vista storico ed artistico che contribuisce a riscoprire il nostro passato».