Molto partecipata l’Assemblea diocesana del 15 ottobre. Cronaca e fotogallery

L'arcivescovo Maffeis: «per camminare insieme abbiamo parole da dare e parole da ricevere»

Un’Assemblea diocesana molto partecipata, quella di domenica pomeriggio 15 ottobre, tenutasi nel complesso parrocchiale “San Giovanni Paolo II” in Ponte della Pietra di Perugia, con oltre 300 persone in gran parte fedeli laici (70 i sacerdoti diocesani, religiosi e diaconi presenti) in rappresentanza delle 32 Unità pastorali e di 100 parrocchie. Dedicata al tema “Unità pastorali, scelta missionaria. Un cambiamento di passo in stile sinodale”, l’Assemblea si è aperta con la preghiera iniziale e la meditazione sul Vangelo dei Discepoli di Emmaus a cura di don Alessio Fifi, docente di Sacra Scrittura. Dopo l’intervento dell’arcivescovo Ivan Maffeis (il testo integrale è consultabile e scaricabile al link: Assemblea diocesana (15 ottobre 2023), l’intervento dell’arcivescovo Ivan Maffeis – Diocesi Perugia), i partecipanti hanno dato vita a ben 35 gruppi di lavoro riflettendo su tre ambiti pastorali introdotti dal vicario generale don Simone Sorbaioli: “Evangelizzazione e catechesi”; “Corresponsabilità e formazione”; “Organismi di partecipazione”.

Al termine dei lavori di gruppo, prima delle “conclusioni” tenute mons. Ivan Maffeis e dell’avvio del discernimento post-assembleare nelle 32 Unità pastorali dell’Archidiocesi da parte del vicario episcopale per la Pastorale don Simone Pascarosa, sono stati dati alcuni avvisi di attività e iniziative, significativi per la vita della comunità diocesana, come il Convegno catechistico interregionale Umbria-Marche, nella primavera 2024, annunciato da don Calogero Di Leo, direttore dell’Ufficio catechistico, il primo a tenersi in Italia con il coinvolgimento di due regioni ecclesiastiche, un progetto “pilota” a livello nazionale, e l’“Open Day Caritas” del prossimo 26 ottobre al “Villaggio della Carità” di Perugia, annunciato da don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana.

Un sogno di Chiesa e i passi per realizzarlo

L’arcivescovo, nel suo intervento iniziale, nel ringraziare per la numerosa partecipazione, ha voluto abbracciare «idealmente tutte le comunità della nostra Diocesi e, in particolare, i tanti – laici, diaconi e presbiteri – che vi si spendono con dedizione e gratuità».  Ha poi parlato delle finalità di quest’Assemblea, vissuta, ha detto, «come tappa di un cammino sinodale che ci vede coinvolti con tutta la Chiesa nella ricerca delle vie con cui riappropriarci del messaggio liberante del Vangelo e, quindi, annunciarlo all’uomo del nostro tempo». Sin dall’inizio della relazione, l’arcivescovo ha fatto comprendere che l’Assemblea è un punto non di arrivo, ma di partenza dell’impegno della Chiesa diocesana nella scelta missionaria, auspicando, nel contempo, un cambiamento di passo in stile sinodale. Non è stato un caso che mons. Maffeis si sia subito soffermato sul Cammino sinodale la cui «fase sapienziale, che caratterizza quest’anno – ha precisato –, punta a mettere a fuoco un sogno di Chiesa e a individuare i passi da compiere per realizzarlo. È in questa prospettiva che si inserisce il percorso di confronto e di discernimento comunitario che ha caratterizzato l’Assemblea dello scorso maggio, proseguito nell’ascolto di quanto le unità pastorali hanno voluto condividermi nei mesi di giugno e luglio e che a settembre ha trovato restituzione nella Lettera pastorale. L’appuntamento odierno costituisce un ulteriore tassello, che avrà la sua continuazione nei Consigli diocesani, nelle Zone e nelle Unità pastorali. Con serena pazienza, vogliamo giungere a formulare alcune proposte operative sulle quali impegnarci, come chiederà l’ultima fase del Sinodo – la fase profetica – a partire dall’autunno 2024».

Formazione per portare avanti i servizi con dignità

Nel tracciare le “conclusioni”, l’arcivescovo ha richiamato all’importanza del ruolo dei diaconi permanenti (quelli operativi ad oggi in diocesi sono oltre 40 e diversi in cammino di formazione al diaconato). «C’è bisogno – ha detto – di focalizzare questa figura a livello di servizio liturgico, catechistico e di opere di carità». Inoltre ha parlato dei «ministeri istituiti dalla Chiesa per gli uomini e per le donne ad iniziare dal ruolo del catechista che non è solo occasionale, ma che diventa un servizio istituito, come anche quello del lettore, dell’accolito…». Per questo, ha auspicato mons. Maffeis, «occorre attrezzarsi al meglio a livello diocesano per fare la formazione in modo tale che queste figure abbiano la dignità di poter portare avanti i servizi».

Mettersi in ascolto del mondo che ci circonda

Un grazie particolare l’arcivescovo l’ha rivolto a «tutte le persone che tengono aperte le nostre chiese e che le puliscono. Abbiamo un patrimonio incredibile che, girando, si vede quanto amore la nostra gente abbia per le chiese. Ma dietro a questo, l’esempio forse più immediato è quello che anche il mondo ci sta ponendo e che dobbiamo avere modo e tempo per mettere a tema per dire come Chiesa cosa facciamo. Penso alle tante opere di carità che devono essere sempre più condivise e non occasionali. Come condivise devono essere le scelte che scaturiranno dai gruppi di lavoro della nostra Assemblea, tenendo presente le istanze pastorali del territorio. Soprattutto dobbiamo metterci in ascolto del mondo che ci circonda, perché c’è tanto bene diffuso pensando alle diverse realtà associative ed istituzionali. L’esperienza sinodale ci spiega quello che già appartiene al nostro patrimonio e che tante volte sottovalutiamo, perché per camminare insieme abbiamo parole da dare e parole da ricevere. Questo nostro incontro diventa anche motivo di incoraggiamento per tutti, diventa quell’eco che la Chiesa cerca di mettersi in ascolto dello Spirito, degli eventi, di quello che accede e cerca di rispondere con generosità. Affidiamo il cammino della nostra Chiesa, delle nostre famiglie alla Beata Vergine Maria, cercando di lavorare con tutti coloro che hanno a cuore la dignità dell’uomo, l’accoglienza e la pace in un momento che questa è messa a dura prova».

Riccardo Liguori

 

Fotogallery (plenaria e gruppi di lavoro)

con la collaborazione di Daniele Morini