Il tempo che incede di fretta sembra non bastare per rispondere al bisogno che emerge dai racconti del popolo malawiano, almeno da buona parte di esso.
È questa la diffusa sensazione che i sei volontari peruginj stanno percependo in questi giorni di presenza in Malawi.
“Sono giorni che sì scorrono veloci – confida il rettore del Seminario regionale umbro, don Francesco Verzini, che è Presidente dell’Associazione “Amici del Malawi” – ma che al contempo portano con sé la speranza che quel possibile che si compie quotidianamente in questa terra è accompagnato dall’opera di Dio che compie l’impossibile. Ed allora nasce quell’entusiasmo e quella voglia, per i soci di “Amici del Malawi”, di continuare a solcare le strade di questa missione per raggiungere villaggi su villaggi, portando il proprio limitato contributo affinché questo popolo non pensi più a sopravvivere, ma a vivere”.
Con questo spirito, in queste tre settimane di permanenza, i sei perugini proseguono una storia di amicizia, tra la diocesi di Perugia-Città della Pieve e quella locale di Zomba, iniziata a fine anni ‘70 e che ha portato alla fondazione di sei scuole per l’infanzia, due ospedali ed un politecnico, oltre che alla costruzione di pozzi, strade e ponti.