L’eloquenza della fedeltà

Il grembo del silenzio raccoglie questi  giorni in Terra Santa.

Silenzioso si è fatto l’aeroporto di Tel Aviv: fermi i nastri che trasportavano bagagli di pellegrini, allontanati dalla paura.

Silenziose le vie della Gerusalemme Vecchia: i colori delle stoffe e i profumi delle spezie sono mensa andata deserta.

Silenziosi i Luoghi Santi: nella Basilica della Natività come nel Santo Sepolcro e lungo il lago di Tiberiade, non risuona passo alcuno.

Su questo sfondo, spazzato dal vento del nazionalismo, emerge in maniera ancora più chiara la ricchezza della presenza cristiana. Ridotta a piccolo gregge – un esiguo 2% della popolazione – e composta per buona parte da lavoratori stranieri, trova nei Francescani della Custodia un riferimento di inestimabile valore. I frati non solo non hanno abbandonato questi territori: nel loro far memoria delle tracce di Dio, sostengono opere sociali a servizio di tutti, forti di relazioni consolidate da una convivenza secolare.

La loro testimonianza quali indicazioni di cammino consegna alle nostre comunità?

don Ivan, Vescovo