La processione del Corpus Domini. L’arcivescovo Maffeis: «Grazie a ciascuno di voi un frammento dell’Eucaristia è arrivato sulle strade di Perugia»

Occasione di preghiera comunitaria anche per le Istituzioni quali «presidi di convivenza civile»

«Grazie a ciascuno di voi un frammento dell’Eucaristia è arrivato sulle strade di questa nostra città e ha toccato anche tanti altri cuori. Grazie davvero e il Signore vi benedica e vi custodisca sempre». Cosi dell’arcivescovo Ivan Maffeis, nella basilica di San Domenico di Perugia, domenica 11 giugno, Solennità del Corpus Domini, al termine della processione con il Santissimo per le piazze e le vie principali del centro storico, rivolgendosi ai numerosi fedeli e a quanti si sono adoperati per l’organizzazione di questa solenne celebrazione svoltasi nella sua pienezza dopo tre anni di pandemia.

Segni eucaristici. Fin dalla vigilia non sono mancati i “segni eucaristici” di questa solennità, come la celebrazione dell’iniziazione cristiana di una mamma e delle sue tre piccole creature, per le mani del vicario generale don Simone Sorbaioli, nella cattedrale di San Lorenzo, nel pomeriggio del 10 giugno. Tutte loro sono ospitate dalla comunità di “Casa San Vincenzo” delle suore della Congregazione delle Figlie della Carità, dove vengono accolte, in un clima familiare, madri con i loro figli. La mamma, per il battesimo delle tre figlie, ha voluto aggiungere a ciascuna il nome di Maria accompagnato dal nome delle tre suore che le accolgono. Madrine e padrini sono stati per ognuna una coppia di coniugi che potranno sostenerle nel loro cammino. Sempre nel pomeriggio del 10 giugno, si è svolta la celebrazione eucaristica, ad Agello di Magione, in ricordo del coraggioso parroco don Antonio Fedeli, alla cui memoria è stata conferita la Medaglia d’argento al Merito civile, e degli undici giovani contadini partigiani trucidati dai tedeschi in ritirata, l’8 giugno 1944, giorno del Corpus Domini (cfr. link: Festa del Corpus Domini nel ricordo del coraggioso parroco don Antonio Fedeli – Diocesi Perugia).

Molto partecipata ed animata è stata la processione con il Santissimo aperta da una numerosa delegazione del “Gruppo costumi tradizionali” del Comune di Terragnolo, in provincia di Trento, terra di origine dell’arcivescovo Maffeis. A seguire i rappresentanti in costume d’epoca di “Perugia 1416”, degli ordini Cavallereschi di Malta e del Santo Sepolcro e della Venerabile Confraternita del Santissimo Sacramento, di San Giuseppe e del Sant’Anello in Cattedrale. Non sono mancati neppure i bambini e le bambine con visti bianche della Prima Comunione delle parrocchie del centro storico. Significativo il raccoglimento in preghiera dell’arcivescovo con in mano il Santissimo davanti alle sedi delle Istituzioni civili del capoluogo. Un segno anche di riconoscenza ai loro rappresentanti per essere «presidi di convivenza civile, di tutela e di servizio del nostro sistema democratico», come ha sottolineato l’arcivescovo Maffeis nell’omelia pronunciata poco prima in cattedrale (cfr. link: Celebrata la Solennità del Corpus Domini. L’omelia dell’arcivescovo Ivan Maffeis – Diocesi Perugia).

Riccardo Liguori