
Per la comunità di San Biagio della Valle, e per tutta la Comunità Pastorale Immacolata Concezione, che raccoglie anche le Parrocchie di Spina, Castiglione della Valle e Mercatello, la settimana di Pasqua si è tinta del colore azzurro del manto di Maria Santissima.
Come accade ogni 5 anni, infatti, la tradizionale Festa della Madonna della Misericordia, detta di Campodone, che cade l’ultima domenica di aprile, è stata celebrata in modo più solenne, ovvero con festeggiamenti che hanno coperto l’arco dell’intera settimana precedente. L’appuntamento è stato poi particolarmente sentito, perché l’ultima volta che lo si è potuto vivere datava al 2015, a causa delle restrizioni Covid del 2020.
Per l’occasione la chiesa parrocchiale e l’intero paese si sono vestiti a festa con un ricco programma. Le celebrazioni, coordinate dal parroco, don Federico Casini, sono iniziate il pomeriggio del giorno di Pasqua, con la Santa Messa e l’ingresso dell’immagine mariana nella chiesa. Sono proseguite il martedì 22 e il mercoledì 23 aprile con due serate di catechesi mariana, tenute da don Giovanni Amico, parroco di Montebello, e Padre Carlo Chistolini, Vicario provinciale dei Frati Cappuccini. Un momento particolarmente sentito è stata la processione aux flambeaux del giovedì sera con la statua mariana verso il cimitero. Il venerdì 25 è stato animato dall’esilarante spettacolo “Oratorio Show” animato dai ragazzi dell’Oratorio Carlo Acutis, mentre il sabato 26 si è tenuto un Concerto in onore di Maria, cui hanno partecipato le corali di San Biagio della Valle, di Pila e di San Faustino, affiancate da un coro di bambini, “Le piccole voci di Maria”, nato per l’occasione.
Nel pomeriggio di domenica 27 aprile, l’Arcivescovo Ivan ha presieduto la Santa Messa conclusiva, cui ha fatto seguito la tradizionale processione. Nella sua omelia, don Ivan ha ricordato a tutti come la vera acqua di cui abbiamo bisogno e che Maria Santissima vuole donarci è la Misericordia, il perdono che viene da Dio e che siamo chiamati a donarci scambievolmente. Una parola che risuona ancora più forte in questi giorni, in cui tutta la Chiesa ha accompagnato Papa Francesco nel suo ultimo viaggio verso la Casa del Padre. È stato lui infatti a ricordarci, in tutto il suo pontificato, che il cuore del Vangelo è la Misericordia.
Il nome “Madonna di Campodone”, o Campodono, origina da un campo dove in principio c’era un’edicola della Santa Vergine e che venne donato alla Madonna. Lì, tra il XV e il XVI secolo, fu eretta una piccola cappella che oggi non esiste più, di cui resta una bellissima statua lignea che viene solennemente portata in processione per le strade del paese in occasione della Festa Quinquennale. All’immagine di Maria è legata una particolare devozione, che ricorda come più volte nel corso dei secoli la Madonna sia intervenuta per interrompere la siccità che danneggiava le campagne sanbiagesi.