E’ sempre sentito nella comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve il mese dell’Ottobre missionario, promosso dall’Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese con il coinvolgimento ogni anno di una diversa comunità parrocchiale che ospita la tradizionale Veglia diocesana di preghiera per le opere missionarie.
Quest’anno sarà un Ottobre missionario particolarmente significativo anche nell’Archidiocesi perugino-pievese, per il quale papa Francesco ha indetto il “Mese missionario straordinario” per rilanciare nel mondo la presenza e l’opera della Chiesa, che è per eccellenza missionaria attraverso la diffusione del Vangelo a tutti e non solo ai popoli delle cosiddette “terre di missione”, ma alle nostre comunità alle prese con preoccupanti processi di secolarizzazione della società. Il “Mese missionario straordinario” coincide con il Sinodo dei Vescovi per l’Amazzonia, terra particolare di missione e strettamente legata alla salvaguardia del Creato.
A Perugia il Mese missionario culminerà con la Veglia diocesana che quest’anno si terrà martedì sera 15 ottobre, alle ore 20, nel complesso parrocchiale di San Sisto. Dopo la “cena di solidarietà” preparata dalla locale comunità peruviana, il cui ricavato andrà a “Missio” per il Fondo mondiale di solidarietà a favore delle missioni di tutto il mondo, a partire dalle ore 21, nella chiesa della Santa Famiglia di Nazareth, si terrà la Veglia guidata dal vescovo ausiliare mons. Marco Salvi.
«Accogliendo l’iniziativa di papa Francesco – annuncia Anna Maria Federico, membro dell’Ufficio diocesano missionario e incaricata regionale della Ceu – pregheremo gli uni per gli altri perché si ravvivi in ciascuno di noi e in ogni fedele la convinzione che Gesù Cristo è la risposta alle nostre necessità più vere e più profonde, perché solo nella vera comunione e fraternità saremo segno credibile dell’Amore di Dio». Soffermandosi sul Sinodo in corso in Vaticano, l’incaricata Federico evidenzia quanto questo importante evento ecclesiale faccia «riflettere su come la nostra vita può essere feconda solo nel rispetto della nostra madre terra e nell’accoglienza della vocazione e del carisma di ciascuno, che fa risplendere nella Chiesa i tratti della fraternità, dell’ascolto, della salvaguardia del creato».
«Durante la Veglia – evidenzia Anna Maria Federico – ci sarà la testimonianza di Enrico e Vanessa Falchi, una coppia di sposi, lui umbro, lei dell’Amazzonia, che ci testimonieranno come l’Amore di Dio ha operato ed opera nelle loro vite, perché tutti siamo stati creati per quello che il Vangelo ci propone: essere strumenti di Amore. Inoltre auspichiamo che la nostra vicinanza materiale e spirituale ai popoli fratelli in difficoltà a causa di sottosviluppo, carestie, epidemie e guerre (molti sono i conflitti ancora dimenticati) non si limiti all’annuale Mese missionario, ma che continui nelle nostre realtà, nel nostro quotidiano, laddove il Signore ci “in-via” come battezzati».