La Chiesa diocesana in festa per il 25° anniversario di ordinazione episcopale del suo Pastore, il cardinale Gualtiero Bassetti. Il saluto del vescovo ausiliare mons. Marco Salvi e la lettera di affetto di papa Francesco

Eminenza Reverendissima, Carissimo Padre,

è con profonda gioia nel cuore che le manifestiamo i nostri sentimenti di augurio e di serenità in questo giorno in cui ricorda la sua consacrazione episcopale, avvenuta 25 anni or sono nella basilica di San Lorenzo in Firenze. Da tutta la diocesi siamo convenuti, sacerdoti e laici, per unirci alla preghiera di lode e di ringraziamento, che da questa cattedrale si eleva stasera al Signore. La sua è una vita donata, come quella di tanti sacerdoti. Ma la Divina Provvidenza ha voluto riservare a lei la strada del formatore e del pastore, con la responsabilità di guidare altri fratelli.

Da Firenze a Massa Marittima ad Arezzo e poi a Perugia, si intuisce nella sua vita un filo invisibile, che solo Dio conosce, e che si dipana negli anni, chiedendole sempre più uno spirito di donazione e oblazione. Con la venuta a Perugia, in un certo senso la sua missione di vescovo ha assunto non solo una valenza regionale, essendo metropolita e per un periodo presidente della CEU, ma addirittura nazionale e mondiale, quando dal Santo Padre Francesco, nel 2014, lei è stato creato cardinale di Santa Romana Chiesa e poi nominato, nel 2017, presidente della CEI. In tal modo non solo è cambiata la sua vita, arricchendosi di molteplici esperienze, ma anche la vita dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve.

C’è voluto un grande sforzo da parte sua per assumere con energia i suddetti impegni e carichi, ma il Signore le dà forza e la Santa Vergine, alla quale si è sempre affidato, la sostiene. Anche noi cerchiamo di starle vicino e aiutarla nei suoi doveri a servizio della Chiesa italiana e universale.

A fronte di questo enorme carico di lavoro e di responsabilità, non ha mai voluto mancare agli impegni diocesani, alla sollecitudine verso tutte le parrocchie piccole e grandi. La sua presenza, costante e generosa, è cuore della pastorale. Ci è di grande aiuto la sua premura di padre e di fratello, che sa sempre consigliare e ammonire, tessere quei fili di comunione e di carità, anche quando si sono sfilacciati. Non possiamo dimenticare la sollecitudine per i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, i malati e i poveri… Noi, Eminenza, preghiamo per lei in questo giorno carico di emozioni e di ricordi. Il Signore la ricolmi del suo amore e la conservi in salute e in generosità.

Al coro della Chiesa perusino-pievese si unisce una voce del tutto speciale, quella di Papa Francesco, che ha voluto inviarle un messaggio di stima e di fraternità, di cui desidero dare lettura:

 

Al venerabile fratello

Gualtiero di Santa Romana Chiesa Cardinale Bassetti

Arcivescovo Metropolita di Perugia – Città della Pieve

 

Mi congratulo con te, venerabile fratello, che, «fondato nella carità», unisci all’amore di Dio la cura del prossimo, e al desiderio di giustizia la virtù della misericordia (cfr. Leone Magno, Sermoni, 95,6); e queste qualità, che ritengo fondamento di ogni vera sollecitudine sacerdotale e della mia stessa sollecitudine pastorale, riconosco con gioia particolare a te, che celebrerai il giubileo d’argento dell’ordinazione episcopale il prossimo 8 settembre. Con questa Lettera ti esprimo i sensi del mio affetto.

Hai iniziato il tuo ministero sacerdotale nell’anno 1966 nell’arcidiocesi metropolitana di Firenze, esercitando sin dall’inizio un’opera premurosa per il bene delle anime. I delicati incarichi di responsabilità pastorale presso le scuole e nei seminari fiorentini hanno arricchito il tuo apostolato e maturato la tua esperienza, in seguito confermata dall’incarico a te affidato di Vicario generale. Avendo accumulato una discreta esperienza, nell’anno 1994 san Giovanni Paolo II ti nominò Vescovo di Massa Marittima-Piombino e, dopo cinque anni, ti destinò alla Sede di Arezzo – Cortona – Sansepolcro; il mio venerato Predecessore Benedetto XVI, considerata la tua opera in queste comunità ecclesiali, nell’anno 2009 ti chiamò fuori della Toscana a ricoprire l’incarico di Arcivescovo Metropolita di Perugia – Città della Pieve, che a tutt’oggi eserciti lodevolmente. Nel 2014 ho voluto innalzarti al Collegio cardinalizio, col titolo di Santa Cecilia. Non voglio poi tralasciare l’incarico di presidente della Conferenza Episcopale Italiana che degnamente eserciti e la premurosa attività da te svolta presso vari uffici della Sede Apostolica.

Vedendo il tuo servizio rivolto a Dio e al suo popolo e adornato di tante opere di carità, riconosco in te un pastore che rinnova il sacrificio dell’umana redenzione e precede il popolo santo di Dio nella carità, lo nutre con la parola, lo conferma con i sacramenti, e che, spendendo la vita per Cristo e la salvezza dei fratelli, si adopera per conformarsi all’immagine dello stesso Cristo e continuamente testimonia la fede e l’amore nel Signore (cfr. Messale Romano, Messe rituali, IV, 2, Prefazio).

Ricorrendo, dunque, questa speciale occasione, prego Dio affinché, rendendo felicissimo il tuo anniversario, sparga su di te, Venerabile Fratello, la sua misericordia e ti protegga sempre con la sua grazia, ti confermi servo e testimone della carità divina e della verità nel mondo e fedele ministro di riconciliazione.

Desidero infine accompagnarti con la mia Benedizione Apostolica, che ti imparto, da trasmettere poi ai diletti figli del gregge di Perugia – Città della Pieve, a tutti i partecipanti alla celebrazione del giubileo ed a coloro che hai cari nel cuore, dai quali chiedo preghiere affinché possa compiere con zelo e sapienza il ministero petrino.

Dal Vaticano, il 9 di agosto 2019, settimo anno del mio Pontificato.

Francesco