«La Caritas sia sempre portatrice di speranza, soprattutto al tempo del Covid-19”. E’ l’incoraggiamento del cardinale Gualtiero Bassetti al direttore della Caritas don Marco Briziarelli

Tra i primi responsabili degli organismi pastorali che il cardinale Gualtiero Bassetti ha incontrato dopo il ricovero per Covid-19, è stato il direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, don Marco Briziarelli.

In charitate fundati. «Ho avuto la gioia di poter trascorrere, lunedì scorso, due ore con il nostro Pastore Gualtiero – commenta don Marco –, durante le quali ho colto dai suoi occhi e dalle sue parole il desiderio, dopo un mese e mezzo di assenza, di voler essere ragguagliato su ogni attività svolta e progetto attivato in questo tempo di pandemia come organismo pastorale della Carità. Soprattutto ha chiesto di come ci stavamo prendendo cura in maniera personale e diretta dei nostri poveri, incoraggiandoci ad andare avanti in un momento così complesso. Ha condiviso le scelte intraprese consigliandoci e suggerendoci delle nuove. Ho compreso dalle sue parole che il nostro Pastore non ha mai smesso di pensare ai poveri e ad ogni povertà, nemmeno nei giorni della sua prova più difficile. Del resto non poteva essere diversamente per lui che ha fatto dei poveri il cardine del suo ministero: “In charitate fundati” è il suo motto episcopale».

Essere portatori di speranza. E’ stato un colloquio, racconta il direttore della Caritas, «alternato tra sorrisi e momenti di commozione nell’ascoltare, da parte del cardinale Bassetti, le difficoltà di tante famiglie che arrivano al Centro di ascolto senza speranza, con uno sguardo spento dalla crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo. Il cardinale ci ha invitati ancora una volta ad essere portatori di speranza, sostenendo nell’emergenza coloro che si trovano in difficoltà, “a costruire a loro fianco un progetto capace di far rialzare lo sguardo al cielo”».

Il coraggio di “Adotta un affitto”. «Riguardo ai progetti Caritas per contrastare l’emergenza abitativa – prosegue don Briziarelli – il nostro cardinale ci ha invitati a promuovere con coraggio la campagna “Adotta un affitto” che sta caratterizzando l’“Avvento di fraternità 2020” della nostra comunità diocesana». Si tratta, ricorda ancora il direttore della Caritas, di una «grande raccolta fondi lanciata la prima domenica di Avvento (lo scorso 29 novembre) proprio a sostegno di questa emergenza che rischia di farsi molto più acuta nel 2021. L’afflusso di famiglie in difficoltà per il pagamento di affitti e bollette è ogni giorno in costante aumento sia al Centro di ascolto diocesano sia nei Centri di ascolto parrocchiali».

Una “rete” di progetti. Il cardinale è ritornato su un argomento a lui molto a cuore, quello del prosieguo della collaborazione con le Istituzione civili e le associazioni che operano a vario titolo nella lotta alla povertà, «allo scopo di costruite una “rete sempre più stretta – sottolinea don Briziarelli parafrasando lo stesso Bassetti – capace di mettere al centro il povero, una rete capace di progettualità”».

La Collaborazione Comune-Caritas. Riguardo ai rapporti con le Istituzioni civili locali, il direttore della Caritas diocesana coglie l’occasione per «ringraziare in particolare l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Perugia, Edi Cicchi, e la dirigente ai Servizi Sociali del medesimo Ente, la dott.ssa Carla Trampini, e il loro staff per i progetti che stiamo mettendo in atto in una comunione di intenti, consolidando la collaborazione tra Istituzioni civili locali e Chiesa diocesana. Collaborazione che ha trovato ulteriore testimonianza nell’avvio del progetto del “Punto Ristoro Sociale Comune-Caritas San Lorenzo”, nell’autunno 2008, più comunemente conosciuto come la “Mensa Caritas” di via Imbriani (in pieno centro storico perugino, ndr)».

Si amplia il “Villaggio della Carità”. «In merito all’avvio di futuri progetti – annuncia don Marco Briziarelli –, firmeremo un nuovo comodato d’uso, venerdì 18 dicembre, con la Provincia dell’Umbria dei Frati Minori Cappuccini per un ampliamento di utilizzo del complesso del “Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza”, sede anche della nostra Caritas diocesana (zona Via Cortonese di Perugia, ndr). E’ un altro passo – conclude il sacerdote – che ci permetterà di avviare nuovi progetti di accoglienza e sostegno a singoli e a famiglie in gravi difficoltà».