Il Vangelo leggendo Pinocchio

Il Centro di Formazione Pastorale, in collaborazione con l’Ufficio Catechistico della Diocesi di Perugia, propone dal 27 al 29 giugno un corso dal titolo Annunciare il Vangelo leggendo Pinocchio.

Probabilmente un antesignano, se non il primo, fu il patriarca di Venezia Albino Luciani (poi papa Giovanni Paolo I), che nel giugno 1972, a ridosso dello sceneggiato televisivo diretto da Luigi Comencini, scrisse a Pinocchio una delle famose Lettere che dal maggio 1971 venivano pubblicate mensilmente sul “Messaggero di Sant’Antonio” (nel 1976 sarebbero state raccolte nel volume Illustrissimi). Val la pena rileggerla sia per la sua freschezza, che riporta a quella indimenticabile di papa Luciani (tornò sull’argomento il 17 settembre 1978, in uno dei suoi pochi Angelus), sia per la densità antropologica e pedagogica che sottende, inaspettatamente, il personaggio di Collodi e la sua cerchia.

Chi non conosce Pinocchio e le sue avventure? Pinocchio fa parte della memoria di tutti. Però difficilmente vi avranno mai raccontato questa fiaba in chiave cristiana. Il corso proposto dal Centro di Formazione Pastorale, in collaborazione con l’Ufficio Catechistico della Diocesi di Perugia, con il titolo Annunciare il Vangelo leggendo Pinocchio: la stupefacente corrispondenza tra la fiaba e la verità cristiana, intende proprio proporre una insolita e pittoresca lettura in chiave cristiana dell’opera di Collodi.

D’altronde, dopo gli interventi ancora più nutriti e più famosi del cardinale Giacomo Biffi in chiave di rilettura teologica, Pinocchio può essere utilizzato come ottimo sussidio per la catechesi, come precisa don Luca Bartoccini, direttore del CFP diocesano. «Lo stesso Franco Nembrini, famoso per i suoi commenti alla Divina Commedia, confessa candidamente di averlo usato nei suoi primi anni come insegnante di Religione nelle scuole. Vi sembra strano?… provare per credere! In questo corso, capitolo per capitolo, seguiremo le avventure di Pinocchio con una vivace meditazione teologica accessibile a tutti… perché, in fondo, la differenza tra burattino e figlio resta la sintesi del dramma dell’uomo contemporaneo».

 

Il corso si terrà dal pomeriggio di venerdì 27 al pranzo di domenica 29 giugno presso la Casa di Preghiera Tabor (Via Solitaria 21 – Agello PG) e sarà tenuto da don Luca Bartoccini.

Non è prevista una quota di partecipazione, ma una offerta libera per le spese della casa.

Info e iscrizioni: Rita 342 9318383

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