«Ci rivediamo domani pomeriggio a Perugia», così si sono salutati i due cardinali presidente e vice presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, e Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, durante le “visite di cortesia” di quest’ultimo tenutesi nell’Aula Paolo VI in Vaticano il 22 febbraio dopo essere stato creato cardinale da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro durante il Concistoro ordinario pubblico. Bassetti è stato l’ultimo neo cardinale a lasciare l’Aula Paolo VI, dopo aver ricevuto la visita di tanti presuli e di gente comune giunta dall’Italia e da diversi Paesi dei cinque continenti in occasione del primo Concistoro di Papa Francesco.
A Perugia, oggi pomeriggio (ore 17), nella cattedrale di San Lorenzo è in programma la solenne concelebrazione eucaristica che presiederà per la prima volta da cardinale l’arcivescovo Bassetti. In San Lorenzo, il presule perugino-pievese farà ingresso accompagnato dai cardinali Silvano Piovanelli, arcivescovo emerito di Firenze che ordinò vescovo Bassetti l’8 settembre 1994, e Angelo Bagnasco. Entrambi i porporati interverranno con un breve saluto durante la concelebrazione eucaristica. Il presidente della Cei ha un po’ “anticipato” ai microfoni di «Umbria Radio» (intervistato in Vaticano da Riccardo Liguori, responsabile dell’Ufficio stampa diocesano perugino), il contenuto del suo intervento.
«L’elevazione alla dignità cardinalizia dell’arcivescovo Gualtiero Bassetti è una gioia non solamente per la diocesi di Perugia – ha commentato il cardinale Bagnasco –, ma per tutta la Chiesa italiana e per la Chiesa del mondo come ogni cardinale. In particolare per la Chiesa italiana, perché lui è uno dei vice presidenti della Cei. Io sono molto contento di poter avere questo collaboratore con cui siamo soprattutto amici fraterni per servire meglio i nostri vescovi d’Italia».
«Di tutto questo – ha evidenziato il cardinale Bagnasco – voglio ringraziare ancora il Santo Padre per l’onore che ci ha fatto, l’atto di fiducia al cardinale Bassetti, ma anche alla Chiesa italiana e alla Cei con la sua nomina. Continuiamo a camminare insieme con un rinnovato vincolo di fraternità e di missione proprio che è tipica del cardinalato