In occasione dell’incontro con don Claudio Burgio, che si terrà a Perugia mercoledì 27 novembre, alle ore 17.30, presso la Sala dei Notari, proponiamo qualche riflessione attorno al suo libro “Non vi guardo perché rischio di fidarmi”, uscito lo scorso settembre.
Don Claudio è tornato a scrivere mettendo in primo piano il tema della fiducia, provocato da un ragazzo del Beccaria di Milano che aveva scritto a caratteri cubitali su una parete del carcere “tengo il cappellino sugli occhi perché se vi guardo rischio di fidarmi”.
Fidarsi di qualcuno: perché ne vale la pena? Don Claudio con occhio attento e non polemico, coglie la radice di questa crisi: noi adulti spesso ci fidiamo dei ragazzi se ci assecondano nelle aspettative che abbiamo nei loro confronti, ma poi quando si tratta di accompagnarli nelle scelte che non condividiamo, ci irrigidiamo e diventiamo misuratori delle loro prestazioni.
Nel libro viene citata la canzone “Dubbi” di Marracash che secondo don Claudio descrive bene la sfrontatezza di molti ragazzi, che non temono la morte, ma che allo stesso tempo hanno paura di vivere. Giovani stanchi di dover raggiungere risultati stabiliti da altri, che li porta quindi a identificarsi con la frase “io sono il figlio imperfetto”, come dice Marracash. Da qui spesso sorgono sentimenti di inadeguatezza, ansia da prestazione e rabbia.
Occorre quindi recuperare il rapporto di fiducia con gli adolescenti: per questa ragione al Centro Kairos, di cui don Burgio è responsabile, le porte anche la notte restano aperte.
Il testo è caratterizzato da una grande passione educativa, che parte dal voler entrare nei mondi dei ragazzi, nei loro ambienti, nei loro linguaggi, perchè per conoscerli bisogna amare ciò che loro sono, ognuno con la sua storia personale.
Questo amore sconfinato coglie il limite, ogni limite, come opportunità tanto da poter dire a un ragazzo in carcere “sei finito in cella ma tu non sei finito”, segno che un fallimento va e deve essere accompagnato: adulto, infatti, è colui che sostiene nei fallimenti e nei successi, cercando di trovare in entrambi il significato profondo di ciò che accade, quello che resta e sostiene la vita al di là di tutte le apparenze.
(a cura della Libreria delle Volte)