Il respiro di cui viviamo

Per la Giornata mondiale dei nonni, in calendario domenica 28 luglio, dalla penna di Papa Francesco esce la figura biblica di Rut, giovane nuora di Noemi.  

Quest’ultima incarna la figura dell’anziano che, con il declino delle forze, si avvolge in una sensazione di inutilità. Lo spettro della solitudine non gli impedisce di sentirsi di peso agli altri: preferisce farsi da parte, rassegnato al pensiero che solo così permetterà loro di costruirsi un futuro. 

La scelta di Rut di non staccarsi da Noemi rimette in circolo la vita: “Non insistere con me che ti abbandoni e torni indietro senza di te – dice, rivolta alla suocera – perché dove andrai tu, andrò anch’io e dove ti fermerai, mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio”. 

Il pensiero va a quanti in famiglia come nelle case di riposo si prendono cura dei nostri anziani: ci testimoniano il rispetto per la dignità infinita di ogni persona e ci richiamano a una fraternità solidale, che è il respiro di cui viviamo. 

 

don Ivan, Vescovo