Esequie dell’arcivescovo emerito mons. Giuseppe Chiaretti nella cattedrale di San Lorenzo. Presenti numerosi fedeli. Hanno concelebrato i cardinali Antonelli e Betori.

La cattedrale di san Lorenzo in Perugia si è affollata per l’ultimo saluto a mons. Giuseppe Chiaretti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve dal 1995 al 2009.

Ha presieduto il rito delle esequie l’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve Cardinale Gualtiero Bassetti, il Cardinale Ennio Antonelli, rispettivamente successore e predecessore di Chiaretti , ed il Cardinale Giuseppe Betori, legato a mons. Giuseppe Chiaretti da una amicizia di lunga data.

I Vescovi

Erano presenti anche i vescovi umbri attuali e emeriti: mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto – Norcia (diocesi di origine di mons. Chiaretti) e presidente della Conferenza episcopale umbra, il vescovi  emeriti  Mario Ceccobelli (Gubbio ), Vincenzo Paglia (Terni)  i vescovi Gualtiero Sigismondi (Orvieto Todi) , Domenico Sorrentino (Assisi e Foligno),  Domenico Cancian, (Città di Castello), Paolo Giulietti (Lucca), Riccardo Fontana (Arezzo) e il Vescovo Ausiliare di Perugia-Città della Pieve Mons. Marco Salvi.

Hanno partecipato alle esequie molti sacerdoti e fedeli tra cui anche una delegazione proveniente da Leonessa, paese natale di mons. Giuseppe Chiaretti, e una delegazione della diocesi di Montalto e Ripatransone – San Benedetto del Tronto nella cui cattedrale mons. Chiaretti ha chiesto di essere sepolto. Presenti anche il sindaco di Perugia Andrea Romizi e il sindaco di Leonessa Gianluca Gizzi.

Sulla bara posata a terra ai piedi del presbiterio erano posti i segni dell’episcopato di mons. Chiaretti: il suo Pastorale, la Mitra e il libro della Parola Di Dio.

Il testamento

I presenti si sono stretti con commozione, affetto e nella preghiera, ai familiari presenti, tra cui la sorella Piera che è stata sempre accanto al fratello Vescovo, non solo negli anni del dopo episcopato (solo negli ultimi mesi mons. Chiaretti era stato accolto nella Residenza Protetta Fontenuovo a Perugia) ma anche nel tempo del suo episcopato perugino. Erano presenti anche i nipoti, tra cui don Antonio Paoletti che al termine della liturgia ha letto il testamento che mons Chiaretti aveva già preparato nel 2011.

“Sta ormai avvicinandosi il tempo – scrive mons. Chiaretti – di concludere il mio viaggio su questa bella aiuola del creato (che ho amato e desiderato sempre più ricca di giustizia, di bontà, di onestà, di fraternità) per tornare alla patria definitiva: la “casa” e il “cuore” di quel Dio che Gesù mi ha fatto conoscere come Padre che ama e perdona. In questo Dio ho creduto e credo, ed ora spero di incontrarlo finalmente faccia a faccia e di vederlo così come egli è (1Gv3,2), svelandomi il suo volto che ho tanto desiderato conoscere: “il tuo volto, Signore, io cerco: non nascondermi il tuo volto!” (Sal 27)”.  E conclude: “Intendo rinnovare anche alla fine l’offerta che fu della mia giovinezza: “Signore, ti do tutto. Ma tu dammi un sacerdozio splendido!”. Lui è stato di parola; io, forse, non sempre! E per questo torno a chiedergli di  nascondermi nella ferita del suo cuore”.

Portato a spalla

Al termine del rito i cardinali, vescovi e i sacerdoti concelebranti hanno accompagnato il feretro fino alla porta della cattedrale, ed i sacerdoti che sono stati ordinati da mons. Chiaretti hanno voluto rendergli un ultimo gesto di affetto portando a spalla la bara lungo la navata della cattedrale fino alla strada, affidandolo quindi a coloro che lo hanno portato nel luogo di sepoltura da lui indicato: la cattedrale di San Benedetto del Tronto nella quale alle ore 15.00 verrà accolto con celebrazione presieduta dal Vescovo Carlo Bresciani.