Domenica 25 luglio, alla vigilia della festa dei Santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù, si celebra la Prima Giornata mondiale dei Nonni e degli Anziani, fortemente voluta da Papa Francesco.
Scopriamo attraverso una breve sintesi del Documento del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita il significato di questa festa. “La scelta di indire questa Giornata si colloca in un tempo segnato dalla pandemia e da quanto la generazione dei più anziani ha sofferto in questi mesi, in ogni parte del mondo. Non poter essere vicini a chi soffre contraddice la vocazione alla misericordia dei cristiani e la Giornata è un’occasione per ribadire che la Chiesa non può rimanere distante da chi porta la croce. Il tema scelto dal Santo Padre “Io sono con te tutti i giorni” ovvero “I am with you always” (Mt 28,20) lo esprime con chiarezza: durante la pandemia e nel tempo che inizierà dopo di essa, ogni comunità ecclesiale desidera stare con gli anziani tutti i giorni”.
Questa festa inoltre, si colloca al centro dell’anno che il Santo Padre ha dedicato alla famiglia in occasione del quinto anniversario dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia e nasce dalla consapevolezza del ruolo che gli anziani, anche coloro che non sono nonni, hanno o dovrebbero avere in famiglia. Essi rappresentano tre pilastri fondamentali per una nuova costruzione della società in cui l’alleanza giovani-anziani non può venir meno: il sogno, la memoria e la preghiera. Chi se non i giovani può prendere i sogni degli anziani e portarli avanti? E chi sarà custode delle radici se non la memoria degli anziani? La preghiera degli anziani può proteggere il mondo, aiutandolo forse in modo più incisivo che l’affannarsi di tanti».
Fra le tante modalità di vicinanza che le chiese locali e le singole persone possono utilizzare per “farsi prossimi” agli anziani, e celebrare tale Giornata, ne viene suggerita una, di facile realizzazione e di grande efficacia: “la visita” che i giovani possono fare agli anziani consegnando il messaggio del Santo Padre o la Preghiera appositamente scritta. Proprio per questo come Ufficio di Pastorale familiare abbiamo pensato di rendere disponibile sul sito della Diocesi e sulla nostra pagina Facebook la preghiera e l’immagine del sogno di Gioacchino, scelta come logo di questa Giornata e tratta dal ciclo delle Storie di Gioacchino e Anna di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni a Padova, ricordando che:
- La visita è l’occasione per ogni nipote di dire a suo nonno e per ogni ragazzo di dire all’anziano che andrà a trovare: “Io sono con te ogni giorno!”.
- La visita può essere l’occasione per portare un dono, ad esempio un fiore, e per leggere insieme la preghiera della Giornata.
- La visita può anche essere l’occasione per offrire la possibilità agli anziani, soprattutto a quelli che da tempo non escono di casa, di accostarsi ai sacramenti della riconciliazione e dell’eucarestia.
- La visita ad un anziano solo è una delle possibilità per ottenere l’Indulgenza Plenaria concessa in occasione della Giornata.
- Nei luoghi dove, per motivi legati all’emergenza sanitaria, non sia ancora possibile effettuare la visita di persona, con la fantasia dell’amore si possono trovare i modi per raggiungere gli anziani soli attraverso il telefono o i social.
- Per diffondere il messaggio della Giornata si possono postare sui social le immagini delle visite con l’hashtag #IamWithYouAlways.
Roberta e Luca Convito