
Cosa vuol dirci la Chiesa invitandoci a intraprendere il percorso dei 40 giorni quaresimali? Cosa ci affida con parole austere e solenni come elemosina, preghiera e digiuno? E quella cenere posta sul capo è semplicemente un gesto di mortificazione o non piuttosto un richiamo alla verità di ciò che siamo?
“Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai”. Questa memoria ci riporta sulle prime pagine della Genesi, dove l’uomo è presentato come un impasto di terra e di spirito, una combinazione di fragilità e desiderio mai sazio d’infinito, che trova risposta nella Pasqua di Cristo, promessa e attesa della nostra.
Nel frattempo, con il Messaggio per la Quaresima, Papa Francesco ci esorta a “camminare insieme nella speranza”. “Camminare” è riconoscersi nel viaggio verso la terra promessa, dalla schiavitù alla libertà; è volerlo percorrere “insieme”, consapevoli che la fraternità rimane la ricchezza principale; è scandire i passi “nella speranza” di chi sa che basta un alito di Vento a rianimare la polvere che siamo.
don Ivan, Vescovo