Lunedì 4 dicembre, alle ore 16.30, presso il “Teatro degli Avvaloranti” di Città della Pieve (Pg), alla presenza del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, dell’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, del sindaco Fausto Scricciolo e di diversi rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose del territorio, sarà annunciata l’«ultima tappa» dell’ormai storica Residenza protetta per anziani “Creusa Brizi Bittoni”, sorta nella patria del Perugino nel lontano 1922 come “Ricovero per Vecchi” su iniziativa di un comitato di cittadini e con l’aiuto della Chiesa diocesana pievese (unita a quella perugina nel 1986). Si tratta, come anticipa il presidente di questa struttura-fiore all’occhiello per l’assistenza ad anziani dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, Vincenzo Cappannini, «del passaggio della “Creusa Brizi Bittoni” da ente morale a fondazione, avvenuto a conclusione del lungo cammino di questa struttura, che è stata recentemente riconosciuta quale Fondazione dalla Regione dell’Umbria. Sempre la nostra Regione, nel novembre del 2014, ha accreditato la “Creusa Brizi Bittoni” come Residenza Protetta per Anziani rinnovandole questo riconoscimento nel 2016».
La storia-evoluzione di questa struttura per anziani, da sempre nel cuore dei pievesi e non solo, risale alla prima metà del secolo scorso quando, oltre alla Chiesa diocesana che concesse in uso gratuito al “Ricovero per Vecchi” l’edificio dell’antico Convento dei Cappuccini, la benefattrice signora Creusa Brizi Bittoni fece dono al suddetto ricovero, nel 1937, di terreni ed alcune case a condizione che venisse costituito un ente morale denominato “Creusa Brizi Bittoni”. Quest’Ente, nel 1969, con DPR, ottenne la personalità giuridica configurandosi come “Casa di Riposo”.
«Attualmente la Residenza protetta “Creusa Brizi Bittoni – spiega il dott. Cappannini – ospita 53 anziani ed il personale, in gran parte fornito dalla Cooperativa sociale Polis, giornalmente lavora per far sentire gli ospiti “a casa loro” con la consapevolezza che un sistema di cura impostato su solide basi scientifiche e all’avanguardia non possa prescindere dal valore della vicinanza e del calore che solo una presenza rispettosa ed affettuosa è in grado di dare».
«I vari progetti di ristrutturazione, mantenimento e consolidamento – evidenzia il presidente della Residenza protetta –, che annualmente vengono realizzati nel complesso murario, testimoniano la costante tensione al miglioramento del servizio offerto e si accompagnano ai vari progetti di ricerca e formazione al quale la “Creusa Brizi Bittoni” aderisce costantemente».