«Prosegue il percorso, avviato da tempo, di recupero e valorizzazione del complesso monumentale del duomo con eventi e collaborazioni volte a studiare la sua storia e a valorizzarlo nella sua interezza». Ad annunciarlo è il parroco ed arciprete della concattedrale dei Ss. Gervasio e Protasio di Città della Pieve (Perugia), don Simone Sorbaioli, nel presentare l’evento della “Passio Christi”, la «mostra-percorso nella liturgia e nell’iconografia pasquale che intende mettere in parallelo arte moderna e contemporanea – spiega lo stesso arciprete –. La Via Crucis di Giacinto Boccanera (pittore originario di Leonessa ed uno dei più importanti protagonisti del tardo barocco in Umbria) riposizionata lungo le pareti del duomo, viene messa a confronto con quella del pittore Manilo Bacosi, uno dei massimi pittori umbri del Novecento, esposta nelle cripte della concattedrale».
L’inaugurazione della “Passio Christi” è in programma sabato 9 aprile, alle ore 18, alla presenza del sindaco di Città delle Pieve, Fausto Risini, e dello stesso arciprete don Simone Sorbaioli. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 9 maggio ed in duomo sarà anche esposta un’opera dello scultore Kossuth, in diretto dialogo con il Santissimo Crocefisso ligneo del secolo XVII all’interno dell’omonima cappella.
«Grazie alla collaborazione con la Confraternita della Misericordia, di Gesù e di San Giovanni decollato (che ne ha curato il restauro) – precisa don Sorbaioli – sarà esposto nelle cripte il gonfalone processionale dipinto fronte retro del pittore pievese Padroni della fine del sec. XVII».
«Tutto il percorso di visita, che si snoda tra la concattedrale e le sue cripte – conclude l’arciprete –, è dunque un’immersione nella passione di Gesù e grazie a questo tema viene ancor di più valorizzato il patrimonio artistico pievese».
La mostra, curata nel suo allestimento da Luca Marchegiani e Matteo Pifferi, è organizzata dal Museo del Duomo e dall’Amministrazione comunale, grazie al Capitolo della Concattedrale, Spazio Kossuth, Confraternita della Misericordia, di Gesù e di San Giovanni decollato, Famiglia Saracini e all’arciprete emerito don Aldo Gattobigio.