Dopo le scosse di terremoto registrate nelle ultime 24 ore nell’Alta Umbria, sono in corso i sopralluoghi da parte degli enti civili e religiosi preposti in materia per accertare eventuali danni a chiese ed edifici dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, in particolare nella zona dell’epicentro dell’evento sismico, tra i comuni di Umbertide e Perugia.
La chiesa parrocchiale, la canonica e il campanile di Pierantonio (Umbertide) sono risultati inagibili con conseguente chiusura al culto dopo aver riscontrato lesioni importanti delle parti strutturali. Così anche le chiese parrocchiali di Sant’Orfeto e di Rancolfo (Perugia), inagibili. Mentre la struttura di accoglienza “Villaggio Santa Caterina” e la chiesa parrocchiale di Solfagnano e di La Bruna (Perugia) sono agibili.
Nella piccola chiesa della Madonna della Neve di Pian d’Assino (Perugia) sono state evidenziate lievi lesioni con distacco d’intonaco ed è stata chiusa al culto a livello precauzionale.
Simile situazione è stata rilevata nella millenaria abbazia-basilica minore di San Salvatore in Montecorona di Umbertide, dove sono visibili delle lesioni con distacco d’intonaco della volta centrale in due punti, al di sopra del presbiterio e dell’altare e della navata, con conseguente inagibilità momentanea del luogo di culto.
Il complesso parrocchiale di Cenerente (Perugia) , chiesa, canonica ed appartamenti, sono stati dichiarati inagibili. Alcune delle famiglie ospitate al loro interno vengono accolte in strutture diocesane.
Ulteriori sopralluoghi sono in corso in altre parrocchie ed edifici dell’Archidiocesi dei quali verrà data notizia.