Oggi, 23 maggio, papa Francesco ha autorizzato il Dicastero per le Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione del Beato Carlo Acutis.
A dare la notizia è la Sala Stampa della Santa Sede, una notizia che ricolma di gioia anche la nostra comunità diocesana dove è particolarmente sentita non solo tra i giovani la santità di questo ragazzo animato da una fede straordinaria e che aveva vissuto fortissima fin da bambino. Una fede che ha fatto di lui un esempio, capace di coinvolgere e ispirare gli altri all’azione evangelica.
Come suo programma di vita, come lui stesso amava ripetere, «essere sempre unito a Gesù». Per Carlo la preghiera del Rosario «dopo la Santa Eucaristia è l’arma più potente per combattere il Demonio» e sulla «santificazione» aveva le idee chiare: «non è un processo di aggiunta ma di sottrazione. Meno io per lasciare spazio a Dio».
Dalla vita apparentemente normale, Carlo ha offerto a quanti l’hanno conosciuto il ritratto di un’eccezionale sorridente normalità. Come? Aiutava i più piccoli in difficoltà con i compiti anche come giovanissimo insegnante di catechismo, faceva volontariato alle mense dei poveri, divertendosi con i videogiochi usava Internet per fare opere di apostolato…
Questo e altro è stato in vita Carlo Acutis il cui corpo, dal 6 aprile 2019, riposa ad Assisi, nella chiesa di Santa Maria Maggiore “Santuario della Spogliazione”. Anche in questo luogo di culto, come in altre chiese della città serafica, Carlo partecipava alla celebrazione eucaristica, che era per lui un appuntamento quotidiano. Il Santuario è meta di molti pellegrini, di tanti giovani che vengono a meditare sul gesto della spogliazione di Francesco e a pregare sulla tomba di Carlo.
Carlo nacque a Londra, il 3 maggio 1991. Visse a Milano, ma trascorse lunghi periodi ad Assisi, dove respirò la spiritualità di San Francesco. Colpito da una forma di leucemia fulminante, la visse come prova da offrire per il Papa e per la Chiesa. Lasciò questo mondo il 12 ottobre 2006. Il 10 ottobre 2020 è stato beatificato nella basilica papale di San Francesco di Assisi.