
Il libro di don Fabio Rosini, dedicato alla figura di San Giuseppe, è un testo che ci permette di riflettere sul ruolo della figura paterna in un mondo in cui tanti giovani si trovano senza punti di riferimento, senza adulti credibili che li accompagnino nella vita.
Nel Vangelo di Matteo sono narrati i suoi sogni, le sue paure, la sua volontà, le sue decisioni, le azioni e le opere da lui compiute durante l’infanzia di Gesù. Maria è colei che porta Gesù nel grembo, Giuseppe lo accoglie, lo custodisce e lo alleva. In lui possiamo apprendere l’arte della custodia della vita, di quella altrui e della propria, di quella naturale come di quella dello Spirito. Non basta nascere da una madre, ci vuole qualcuno che ti accolga, che ti prenda con sé. Ci vuole sempre un padre perché noi abbiamo sempre il bisogno di essere riconosciuti e custoditi.
San Giuseppe ci ricorda che tutti noi siamo chiamati a cose grandi nella vita e non dobbiamo temere di diventare uomo di Dio o donna di Dio e quando scegliamo la mediocrità della vita è perché non ci abbandoniamo totalmente alla chiamata che abbiamo ricevuto. Anche San Giuseppe all’inizio della sua vicenda ha avuto timore di prendere parte a qualcosa di straordinario; infatti l’Angelo gli dice “Non temere perché quello che è generato in lei viene dallo Spirito Santo“: è chiamato a cose grandi, che non vuol dire che siano facili e senza fatica.
San Giuseppe è l’uomo che in virtù del suo affidarsi alla volontà di Dio attraversa la soglia di ciò che non conosce, supera il sentimento della propria inadeguatezza per accogliere e servire ciò a cui veniva chiamato in modo misterioso.
(A cura della Libreria delle Volte)