Martedì 11 novembre, alle 17, la Cattedrale aprirà le sue porte a una visita straordinaria: le Clarisse di Sant’Erminio in Monteluce usciranno dal monastero per venire a contemplare quella pala che, 500 anni fa, le loro consorelle commissionarono a Raffaello e che ancor oggi immerge il visitatore nel Cielo dell’Assunta.
È un momento che vogliamo vivere come comunità, cantando i Vespri insieme alle monache. Sarà un modo per restituir loro un segno di gratitudine per quanto ci assicurano quotidianamente con la loro giornata, scandita da preghiera, lavoro e accoglienza.
L’amore che le Clarisse portano alla nostra Chiesa e alla Città è, infatti, il mantello che – sull’esempio di san Martino, la cui memoria ricorre appunto l’11 novembre – non si stancano di condividerci, forse senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Del resto, osservava l’allora Card. Ratzinger, “le realtà di Dio in questo mondo sono realtà di poco conto. Tuttavia, gli uomini vivono di esse, il mondo vive di esse e non potrebbe sussistere se esse non esistessero”.
don Ivan, Vescovo

