
Nella tarda mattinata di sabato 11 ottobre, è tornato alla Casa del Padre mons. Giuseppe Gioia, parroco emerito di Prepo, parrocchia della periferia sud della città di Perugia che l’ha visto per lunghi anni guida spirituale di generazioni di giovani in cammino di fede e punto di riferimento pastorale e sociale di intere famiglie. Era nato a Marsciano l’8 aprile 1937 ed ordinato sacerdote il 29 giugno 1961, uno dei più anziani sacerdoti diocesani.
Le esequie si terranno domenica 12 ottobre, alle ore 16, nella chiesa parrocchiale San Giovanni Paolo II, a Ponte della Pietra, presiedute dall’arcivescovo Ivan Maffeis insieme al parroco don Antonio Paoletti e ai sacerdoti che si uniranno nella celebrazione dell’Eucaristia. Da sabato sera 11 ottobre, chi lo desidera potrà raccogliersi in preghiera davanti alla salma di don Giuseppe, esposta nella chiesa di Santa Maria in Prepo adiacente alla canonica dove lui viveva.
Costruttore della Chiesa di periferia dalle “pietre vive e d’angolo”, oltre che di quella materiale (vide compiersi il suo progetto pochi anni fa, quello di dare alla sua comunità una chiesa di mattoni, dopo lustri trascorsi in un prefabbricato), don Giuseppe si è spento dopo una lunga malattia. A darne la notizia al Clero e alla comunità diocesana sono stati l’arcivescovo Ivan Maffeis e il vicario generale don Simone Sorbaioli, esprimendo il profondo cordoglio dell’intero presbiterio ai familiari e alle comunità parrocchiali di Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino di cui don Giuseppe, negli anni, aveva servito e contribuito a fare di queste parrocchie una delle prime Unità pastorali in diocesi.
E il primo pensiero che mons. Maffeis ha avuto per don Giuseppe è stato di affidarlo al Signore con la preghiera, unito al sentimento di gratitudine a Dio per aver donato alla Chiesa un sacerdote che «ha creduto e testimoniato a tutti la Parola di Dio con grande misericordia e alla ricerca di unità. Un pastore che ha saputo guidare e sostenere il suo “gregge”, che ricambiato in forme diverse e standogli vicino anche negli anni della malattia. Va il mio grazie sentito alle comunità di Prepo-Ponte della Pietra-Sanfaustino, al parroco don Antonio Paoletti e a suor Roberta Vinerba per essersi presi cura di don Giuseppe, quella stessa cura che lui ha avuto nel suo lungo ministero per tanti parrocchiani».