Così scrive Erri De Luca, a proposito del suo rapporto con la sacra Scrittura: “Salgo le sue pagine ad ogni risveglio, spengo su di esse la luce, le percorro come i campi che sono fermi, eppure mutano a passi di stagione”.
La Parola ci rende contemporanei di un altro tempo, che è memoria del Signore Gesù, della sua venuta nell’umiltà del Natale e della vita che risorge, del volto misericordioso del Padre che ci ha fatto conoscere.
Ci rende partecipi – questa Parola – di un’amicizia infinita, che aiuta a vivere il presente e a farne il tempo della nostra risposta; a guardare la nostra vita dalla meta, secondo una prospettiva che aiuta a mettere ordine, a dare il giusto valore alle cose, a non sciupare affetti e opportunità.
Ringrazio i sacerdoti, i diaconi, i catechisti, i ministri che in questi mesi passano di casa in casa, portando in dono la Parola del Vangelo. Con loro arriva nell’inverno di questo tempo un segno di primavera, un riflesso di quella “speranza che non delude”.
don Ivan, Vescovo