Nell’ascolto della Parola cresce la relazione con il Signore: la sua frequentazione ci configura a Lui e più ci avviciniamo a Lui, più cade ogni muro di separazione (cfr Ef 2, 14).
Muovendo da questa consapevolezza, in occasione della Domenica della Parola parte la proposta di meditare a piccoli passi il Vangelo di Luca, che settimana dopo settimana accompagna la liturgica domenicale. “Accanto alla preghiera personale e familiare – Scrive l’Arcivescovo nella Lettera pastorale –, suggerisco che ogni riunione ecclesiale inizi con un momento di ascolto della Parola, di silenzio e di scambio fraterno: ne trarrà beneficio la qualità del nostro incontrarci, del nostro confrontarci e delle nostre stesse decisioni”.
Si suggerisce di portare il testo nelle case in occasione della benedizione delle famiglie.
Il Vangelo è disponibile presso il settimanale La Voce o rivolgendosi alla segreteria di Curia.
“Affinché l’Anno giubilare sia un anno santo per ciascuno di noi, prendiamoci il tempo di aprire il Vangelo, che è presenza reale del Signore Gesù. La sua frequentazione ci educa a considerare i fatti della vita a partire dalla fiducia in Dio e a riversare il suo amore nelle relazioni, nel servizio cordiale, nei gesti della carità fraterna.
Nel riprendere in mano il Vangelo, lasciamoci aiutare nella sua lettura dalla tradizione della Chiesa. Essa ci suggerisce alcuni passaggi essenziali, che riassumo in quattro momenti.
- Innanzitutto, leggi e rileggi il testo; con una matita sottolinea un versetto che ti ha colpito, un personaggio, un’azione, un’immagine, un sentimento.
- Rifletti sul messaggio centrale che il testo ti trasmette in termini di gioia o di timore, di lamento o d’invocazione, di attesa o di speranza…
- Prega con i sentimenti che il testo ti suscita: sentimenti di richiesta, di perdono, di lode o di ringraziamento…
- Cerca di cogliere ciò che nella tua vita è in sintonia con la Parola e ciò che non lo è; lasciati plasmare – fino a farlo tuo – dal modo di pensare e di agire di Gesù.
Nella scelta del brano si può riprendere quello proposto dalla liturgia domenicale, che quest’anno ha per filo conduttore il Vangelo di San Luca, che trovate in questo testo. Compagno di San Paolo, di cui condivide i viaggi missionari lungo le coste del Mediterraneo, Luca è testimone oculare di come, dove arriva il messaggio cristiano, fiorisca la gioia: che sia quella dei pastori all’annuncio degli angeli o quella dei discepoli al ritorno dalla missione; quella di Zaccheo, che accoglie Gesù in casa sua, o quella dei discepoli di Emmaus, che tornano in città per condividere un messaggio che riscalda il cuore.
Nel suo racconto San Luca esprime la predilezione di Gesù per i poveri (ad esempio, la parabola del ricco e di Lazzaro o il paradiso donato sulla croce al ladro), la sua misericordia (la parabola del Padre e dei due figli o il perdono dato alla peccatrice), l’importanza della preghiera (la parabola dell’amico importuno e quella del fariseo e del pubblicano; i canti che diventano le grandi preghiere della Chiesa: il Benedictus di Zaccaria, il Magnificat della Vergine Maria, il Nunc dimittis di Simeone) e l’azione dello Spirito Santo (la parabola del buon samaritano)”.
(dall’Introduzione del Vescovo Ivan)