Un Vangelo antigiudaico?

Venerdì 17 gennaio, alle 19, presso il Convento di Monteripido, il prof. Marcheselli, uno dei maggiori esperti del Vangelo di Giovanni, terrà una lectio sul presunto antigiudaismo di questo testo.

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Il 17 gennaio è ormai da ventisei anni la Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, celebrata ufficialmente dalla Chiesa italiana.

Venerdì 17 gennaio il prof. don Maurizio Marcheselli (Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna – Università degli Studi di Bologna), uno dei maggiori esperti italiani del Vangelo secondo Giovanni, terrà a Perugia una lectio su una questione delicata e attuale, riguardante il presunto antigiudaismo di questo scritto cristiano.

La lectio, anche in diretta via YouTube, sarà presso il salone San Francesco del Convento Monteripido alle ore 19.

Sono ben note alcune espressioni che si trovano nel vangelo di Giovanni, come quella rivolta a quei “Giudei” che per Gesù avrebbero «per padre il diavolo» (Giovanni 8,44), e che sono state oggetto di ampie discussioni (ad esempio, il libro del biblista Rudolf Pesch, Antisemitismo nella Bibbia? Indagine sul Vangelo di Giovanni, Brescia 2007).

Un importante storico francese, che diede un forte impulso al dialogo ebraico-cristiano, in particolare chiedendo a papa Giovanni XXIII (nell’udienza del 13 giugno 1960) di correggere quell’“insegnamento del disprezzo” verso gli ebrei  che per secoli aveva caratterizzato la Chiesa, l’ebreo Jules Isaac (1877-1963), ebbe a scrivere sul Vangelo di Giovanni: «È quasi impossibile leggere questo Vangelo, a meno che uno non sia stato avvertito del particolare procedimento redazionale, senza provare una repulsione invincibile verso il popolo ebraico nel suo complesso» (J. Isaac, Gesù e Israele, Firenze 1976).

Maurizio Marcheselli, che ha già pubblicato due importanti contributi su questo tema, ci aiuterà a rileggere il Quarto vangelo interpretandone i passi difficili, e tenendo conto anche di quanto scritto nel documento del Concilio Vaticano II, Nostra Aetate, nel quale non solo gli Ebrei sono sollevati dall’accusa di “deicidio”, ma si auspica anche tra ebrei e cristiani una «mutua conoscenza e stima, che si ottengono soprattutto con gli studi biblici e teologici e con un fraterno dialogo».

L’ingresso all’incontro è gratuito. Info su www.lapartebuona.it