Il libro di Antonio Besana è una narrazione e un’indagine a tutto tondo che parte dalla «Tregua di Natale» del 1914: un episodio straordinario della Prima guerra mondiale, in cui soldati, dalle contrapposte trincee, misero da parte le armi e si incontrarono nella terra di nessuno, scambiandosi doni, emozioni e persino indirizzi. Ore preziose, in cui militari si trasformarono in uomini e decisero che non si sarebbe più sparato.
La voce di quei soldati continua a parlarci a oltre un secolo di distanza grazie alle lettere, alle interviste dell’epoca e al ricchissimo materiale ritrovato dall’autore nei musei di guerra di mezza Europa, cioè dai resoconti spontanei degli stessi militari, stupefatti per quanto accadde in quel terribile contesto di fango, gelo e fuoco.
È la cronaca di un viaggio sul filo della memoria, la mappa dei luoghi, le fotografie, le canzoni, la filmografia, la sitografia e perfino l’elenco delle app che aiutano a orientarsi tra le linee di quello che fu il Fronte occidentale della Grande guerra: un omaggio al cuore dell’uomo, con le armi pacifiche della memoria e della cultura.
(A cura della Libreria delle Volte)